Consigliere comunale Meo su Conferenza dei Capogruppo
Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale Fabrizio Meo per commentare quanto avvenuto nella Conferenza dei Capogruppo:
Egregio Direttore, la trascorsa esperienza consiliare di quest’ultimo anno mi ha insegnato a non valutare emotivamente e frettolosamente gli accadimenti ed i sin troppo frequenti colpi di scena che contraddistinguono questo primo scorcio di Sindacatura Vallone, ho perciò atteso alcuni giorni per commentare quanto avvenuto nella Conferenza dei Capogruppo dalla quale è fuoriuscito l’Ordine del giorno del Consiglio Comunale fissato per la data del 29 novembre.
Nel corso di tale riunione il capogruppo del PDL avv. Vincenzo Camposano e quello della Lista Scopelliti Cesare Spanò, hanno inteso manifestare “il loro imbarazzo” causa la presenza nella sala nella quale si svolgeva detta “conferenza”, del sottoscritto, un semplice consigliere comunale “non capogruppo”, circostanza questa che ben si comprende rappresentava ai loro occhi una vera è propria insolenza, benchè la mia presenza in quella seduta fosse unicamente rivolta a sincerarmi sulla messa all’ordine del giorno del Consiglio Comunale della mia proposta di pubblicare i verbali delle Commissioni Consiliari permanenti, una proposta da me vanamente formulata da oltre un anno a questa parte e sulla quale a parole tutti sono consenzienti, seppur con non poche riserve.
A distanza di alcuni giorni è stata peraltro la stessa Commissione Consiliare Regolamento a fare giustizia di un tanto ingiustificato quanto fuori luogo “imbarazzo” e così nella seduta del 26 novembre i Consiglieri intervenuti in Commissione hanno formalmente dato atto di come sia consuetudine invalsa quella di consentire la partecipazione alla Conferenza dei Capogruppo anche ai consiglieri che capogruppo non sono, tanto più che tale pratica non risulta affatto in contrasto con il Regolamento comunale che assolutamente non la vieta ed anzi la sottintende. Si è trattato, inutile dire, di un’interpretazione scontata. Rimane allora da chiedersi il perché due politici di così lungo corso siano potuti incorrere in un tanto evitabile e poco giustificato “imbarazzo”. Credo a riguardo che per cercare di fornire una chiave lettura a questo come ad altri “imbarazzanti” episodi sia opportuno formulare alcune non più rinviabili considerazioni .
Mi domando, ad esempio, come sia stato possibile che nella seduta del 24.08.2012 della Commissione Consiliare Bilancio, a fronte della richiesta avanzata dal Consigliere Meo che domandava di acquisire le pezze giustificative relative alla ancora oggi poco chiara vicenda rappresentata dall’acquisto di pacchi dono natalizi da parte del Comune di Crotone non si comprende ancora con certezza a chi effettivamente donati, questione della quale ha inteso doverosamente occuparsi anche la stampa, il Consigliere di opposizione Camposano abbia inteso votare insieme ai Consiglieri di maggioranza al fine di impedire che di un tanto “superfluo” argomento si trattasse in Commissione. Giusto per inciso va evidenziato che a riprova di quanto le risposte in tale vicenda non siano poi tanto scontate, sta il sostanziale silenzio che da alcuni mesi a questa parte l’Amministrazione comunale oppone alla richiesta di accesso agli atti prodotta dal consigliere Meo successivamente all’infruttuosa seduta del 24.08.2012.
Non c’è che dire una bella prova di trasparenza per il Presidente della Commissione consiliare trasparenza Vincenzo Camposano, Commissione trasparenza che deve evidenziarsi, giusto per inciso, come dal suo insediamento a tutt’oggi non abbia mai rintracciato un qualsivoglia comportamento, un solo atto dell’Amministrazione in carica che a parere della Commissione e del suo Presidente andasse seriamente censurato, immediatamente revocato o magari direttamente trasmesso alla Procura della Repubblica piuttosto che alla Corte dei Conti, meglio così naturalmente, vuol dire che viviamo nel “migliore dei mondi possibili”.
Per quanto attiene invece al Consigliere Spanò, non mi va di aggiungere altro, salvo che lo stesso si trova a svolgere il ruolo di Capogruppo di opposizione avendo il Sindaco Vallone nel Consiglio di amministrazione del Aeroporto S. Anna S.p.A., Società che Spanò presiede anche grazie al voto di astensione espresso proprio dal Sindaco Vallone in occasione della elezione dello stesso Spanò, certo una situazione anche questa molto “imbarazzante”.
Ebbene, forse da tutte tali coincidenze si possono trarre delle ulteriori spiegazioni di fatti altrimenti inspiegabili, chiediamoci infatti come sia possibile che nel Consiglio Comunale del 29 novembre vengano posti all’ordine del giorno punti che incredibilmente ed in gran parte non sono stati preceduti da alcun genere di analisi da parte dei Consiglieri Comunali che sino alla stessa mattinata del Consiglio neppure sono stati informati in ordine a quale fosse stato il parere dell’Organo di controllo e di revisione su molti dei punti in questione e che neppure hanno avuto la possibilità di richiedere di visionare i documenti, le pezze giustificative e persino gli stessi bilanci delle Società partecipate che neanche sono stati posti a corredo della scarna documentazione sottoposta ai consiglieri stessi. Che questo avvenga e già grave ma che a fronte di tutto questo non ci si ribelli, non ci si indigni e non da oggi ma addirittura da anni a questa parte parrebbe forse strano o magari prevedibile alla luce delle superiori considerazioni esposte.
In definitiva, a parer mio, quello che non consente alcuna via d’uscita, non permette alcun miglioramento in questa città, mi pare sia uno stratificato quanto insondabile intreccio di interessi che induce a stimare, magari pure in buona fede, normale ed accettabile quello che proprio normale ed accettabile non mi pare affatto.