Terrantica: Cultura, Ambiente, Biodiversità e Tradizioni Alimentari
Cinque Scuole della provincia: l’Istituto Comprensivo di San Fili, Istituto Comprensivo di Rovito e quello di Mendicino, l’Istituto Alberghiero di Paola, l’IPSS-ITAS Nitti di Cosenza hanno partecipato ieri mattina, assieme ai loro insegnanti e ad un vasto pubblico, nel Salone degli Specchi di Piazza XV Marzo, al Convegno “Terrantica: Cultura, Ambiente, Biodiversità e Tradizioni Alimentari - Trota Fario Macrostigma, promosso dall’Assessorato Provinciale al Patrimonio Faunistico, Caccia e Pesca.
Molto calibrati gli interventi, in primis, dell’Assessore Provinciale al Patrimonio Faunistico, Caccia e Pesca Biagio Diana, del Dirigente Provinciale del Settore Gaetano Pignanelli, per entrare poi nel merito dell’argomento con la relazione puntuale della Dirigente di ricerca CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), ex Inran, Elena Orban, che ha trattato “La valorizzazione della Trota Fario Macrostigma da ripopolamento per la conservazione e gestione delle risorse acquatiche e l’alimentazione umana”, del Dirigente del CRA ex Inran Giuseppe Maiani, un’autorità internazionale nel settore alimentazione, che ha affrontato il tema “Biodiversità, Prodotti tipici e Dieta Mediterranea”, mentre su “Qualità e Sicurezza alimentare, l’etichetta come strumento educativo per una corretta alimentazione”, si è intrattenuta Gabriella Lo Feudo, Responsabile della sede di Cosenza dell’ex Inran. All’evento erano presenti Istituzioni, rappresentanti politici, sociali, sindacali e comuni cittadini.
L’assessore Biagio Diana, in particolare, ha inteso sottolineare l’importante sfida che si opera per salvaguardare l’ambiente, anche attraverso manifestazioni come questa, che hanno l’obiettivo concreto di educare le giovani generazioni ad acquisire abitudini che vadano in questa direzione, tese piuttosto ad implementare il patrimonio ittico-faunistico anziché depauperarlo. In questa ottica va anche il Progetto “Ridiamo vita ai fiumi”, che ha fatto registrare tra le suole che vi hanno partecipato grande interesse e di cui è stato proiettato un video-documentario a testimonianza della pregnante esperienza. Gli altri interventi si sono concentrati sui temi di valorizzazione della trota quale elemento per conservare e gestire le risorse acquatiche e su biodiversità e alimentazione consapevole e di qualità con prodotti tipici locali mediterranei, considerato anche che la dieta mediterranea è stata inserita tra i patrimoni immateriali dell’umanità.
La Provincia di Cosenza, da sempre sensibile ai temi legati alla tutela dell’ambiente naturale, ha intrapreso, con fondi propri di Bilancio, il progetto “Ridiamo vita ai fiumi”che prevede la ricostituzione delle popolazioni di trota macrostigma nei corpi idrici di competenza. Il progetto, avviato nel 2008 ha comportato, peraltro, di curare le varie fasi di stabulazione, riproduzione a partire dalla spremitura dei riproduttori, da effettuare manualmente in periodo biologicamente valido, alla fecondazione delle uova, all’incubazione, alla schiusa ed all’allevamento fino alla dimensione di 4/6 cm., avvalendosi di personale del settore Pesca.
Alcuni degli elementi emersi dal Convegno rispetto alla trota macrostigma sono relativi al fatto che storicamente popolava i corpi idrici dell’Appennino e, quindi, ha trovato anche naturale habitat nei laghi della Sila, nei corsi d'acqua di collina e di pianura, lungo il versante tirrenico. Questo tipo di trota, è più adatta, è stato evidenziato, a vivere in corsi d'acqua di tipo “mediterraneo", cioè con lunghezza e portata limitate, soggetti a consistenti magre estive e conseguente innalzamento della temperatura.