La farmacovigilanza tra informazione e formazione
Il 30 Novembre, nella splendida cornice del lungomare di Crotone, presso l’Hotel “Lido Degli Scogli”, ha avuto luogo la prima di due intense giornate di un interessantissimo evento formativo dedicato ad approfondire l’importante tema della Farmacovigilanza. Tale evento è stato organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Crotone, in collaborazione con la Cattedra di Farmacologia dell’Ateneo catanzarese nella persona del Prof. Giovambattista De Sarro, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute e Responsabile Scientifico di una parte dei progetti AIFA sulla Farmacovigilanza promossi nel territorio calabrese.
L’evento è stato ufficialmente aperto dal Dott. E. Ciliberto, Presidente dell’OMCeO di Crotone. In occasione dei saluti iniziali, il Prof. De Sarro nel ringraziare l’OMCeO di Crotone per l’invito, ha chiarito brevemente l’importanza della farmacovigilanza quale strumento fondamentale per riconoscere e prevenire le ADRs, affermando che “solo imparando a riconoscere le ADRs sarà possibile prevenirle e raggiungere l’obiettivo dell’appropriatezza prescrittiva”. In seguito ha preso la parola il Prof. R.A. Nostro, Direttore Generale dell’ASP di Crotone, che ha sottolineato l’importanza della farmacovigilanza anche dal punto di vista farmaco-economico, in quanto tale attività, avendo come obiettivo una migliore appropriatezza delle prescrizioni, consentirebbe di ottenere un sapiente risparmio delle risorse, mantenendo inalterati gli standard di qualità delle cure.
Al termine di quest’ultimo intervento, il Dott. P. Vasapollo, Presidente Regionale SIMG – Calabria, ha presentato brevemente il corso, soffermandosi in seguito sul problema della sottosegnalazione in Italia, criticità documentata dai più recenti dati resi noti dall’AIFA. In particolare, il Presidente ha sottolineato come la Calabria sia stata per anni “il fanalino di coda” per quanto concerne la sensibilità al problema delle ADRs, tuttavia ha anche tenuto a precisare che l’ultimo triennio ha fatto registrare un’inversione di tendenza.
Il Prof. De Sarro ha aperto ufficialmente i lavori. Prima di entrare nel vivo della sua relazione, ha ringraziato i suoi collaboratori per l’impegno profuso nella supervisione e nella coordinazione del lavoro svolto dai giovani medici e farmacisti che collaborano attivamente ai “suoi” progetti di Farmacovigilanza, presso il “Centro Regionale di Documentazione e Informazione sul Farmaco”, la cui finalità principale è quella di diffondere una nuova forma mentis affinché nei prossimi anni la Calabria non sia più, a livello nazionale, il “fanalino di coda” nella segnalazione delle ADRs.
Nella sua relazione, il Professore ha fatto un breve excursus sulla storia della nascita della farmacovigilanza. In seguito, nell’illustrare le varie fasi dello sviluppo di un farmaco, il docente dell’Ateneo catanzarese ha chiarito come l’autorizzazione all’immissione in commercio di un farmaco non sempre sia sufficiente a garantirne la sicurezza. Per tale ragione è importante che gli operatori medico-sanitari, con la collaborazione del mondo accademico e dei pazienti, attuino una fase di sorveglianza post-marketing dei farmaci che consenta di aggiornare costantemente il loro profilo di sicurezza. Il Professore ha spiegato come proprio in virtù dei più recenti dati allarmanti sulle ADRs, l’Unione Europea abbia adottato dal luglio scorso una nuova normativa finalizzata ad aumentare l’efficacia, la rapidità e la trasparenza degli interventi di farmacovigilanza.
A conclusione della sua relazione l’autorevole farmacologo ha auspicato per il futuro una classe medica dotata di una particolare expertise nella diagnosi della patologia iatrogena, in maniera tale da diminuirne il rischio attraverso un uso più appropriato dei farmaci. A seguire hanno relazionato alcuni dei componenti dello staff del Prof. De Sarro.
Il professore aggregato di Farmacologia, L. Gallelli, ha disquisito sulla problematica delle interazioni farmacologiche, chiarendo come esse siano molto spesso alla base di importanti ADRs. Il farmacologo ha chiarito la definizione d’interazione farmacologica, spiegando come quest’ultima possa avere esiti contrapposti (favorevoli o non favorevoli) a seconda dei farmaci associati. Sulla base di queste considerazioni, il Prof. Gallelli ha sottolineato l’importanza di conoscere il meccanismo alla base delle interazioni tra farmaci, poiché ciò consente di prevederne quanto più possibile gli esiti e, quindi, di non “temerle”, anche perché esse sono parte integrante della pratica clinica quotidiana.
Anche la successiva relatrice, la Dott. ssa O. Staltari, specialista in malattie infettive, ha parlato di interazioni farmacologiche, tuttavia la sua trattazione, dopo aver inizialmente messo in luce i farmaci più a rischio di interazioni nocive, ha riguardato in particolare gli antibiotici e gli antimicotici. La dottoressa ha illustrato sinteticamente le principali interazioni delle varie classi di antibiotici e antimicotici con farmaci, prodotti erboristici e alimenti.
Passando dalla teoria alla pratica, la Dott. ssa G. Marrazzo, specialista in pneumologia, ha presentato un caso clinico la cui attenta anamnesi clinica e farmacologica ha consentito di individuare una reazione avversa causata proprio dall’interazione tra alcuni dei farmaci previsti dal suo schema terapeutico. Pertanto, la dottoressa ha concluso la sua esposizione ribadendo come nella pratica clinica le interazioni tra farmaci siano una delle prime cause di ADRs, che vanno necessariamente individuate e segnalate per raggiungere l’obiettivo di una migliore pratica terapeutica.
A seguire, la Dott. ssa S. Chimirri, farmacista afferente al “Centro Regionale di Documentazione e Informazione sul Farmaco”, ha ribadito che la registrazione di un farmaco non è sinonimo della sua sicurezza e che, quindi, è estremamente importante segnalare, in maniera da evidenziare effetti collaterali non emersi in precedenza durante lo sviluppo clinico dei farmaci. In particolare, la dottoressa ha “stressato” il concetto dell’importanza della segnalazione quale strumento fondamentale di condivisione delle esperienze e delle informazioni sulla sicurezza dei farmaci, in maniera da creare una capillare rete informativa per impedire in futuro il ripetersi di eventi avversi verificatisi in passato.
La Dott. ssa C. Giofrè, anche lei farmacista afferente al Centro sopracitato, a completamento della relazione della sua collega, ha spiegato come segnalare e a chi segnalare, specificando come il Ministero della Salute abbia predisposto due schede di segnalazione, una da compilarsi a cura degli operatori sanitari e un’altra per il cittadino. Inoltre, ha tenuto a precisare che il Centro di cui fa parte è al servizio di tutti i segnalatori che volessero ricevere supporto per la compilazione delle schede e per qualsiasi altra questione in materia di farmacovigilanza.
Infine, il Prof. E. Russo, afferente alla Cattedra di Farmacologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, ha concluso la sessione di lavori illustrando dettagliatamente l’organigramma e le finalità del “Centro Regionale di Documentazione e Informazione sul Farmaco”, che ha sede presso l’A.O. “Mater Domini” di Catanzaro. Il Professore ha spiegato alla platea come il Centro sia presente anche sul web tramite un proprio portale che presenta informazioni utili e costantemente aggiornate in materia di farmacovigilanza, offrendo anche al personale sanitario la possibilità di segnalare on-line, con un notevole risparmio di tempo.
In particolare, il farmacologo ha chiarito come l’attività del Centro sia finalizzata alla realizzazione di un network capillare regionale che coinvolga tutta l’utenza sanitaria del territorio calabrese, allo scopo di creare un gruppo di lavoro consapevole delle problematiche legate all’uso dei farmaci e capace di “esportare” tale consapevolezza in tutto il territorio.
Al termine della sua relazione, il Prof. Russo ha chiarito ai presenti come il Centro “non pretenda di insegnare niente a nessuno” ma sia semplicemente a completa disposizione di quanti vogliano contribuire con il proprio impegno alla crescita del Sistema di Farmacovigilanza Regionale; inoltre, ha affermato che il Centro è aperto a qualsiasi tipo di suggerimento, di iniziativa che possa portare ad un suo miglioramento, con l’auspicio di inculcare una cultura della segnalazione che permanga nel tempo.
A chiusura della giornata, i moderatori hanno dato il via alla discussione plenaria durante la quale sono emersi l’entusiasmo e la volontà dei partecipanti di rendere, nel prossimo futuro, più efficace e qualificata la propria attività professionale quotidiana attraverso una cosciente attività di farmacovigilanza. La giornata conclusiva dell’evento è stata aperta dalla brillante relazione della Dott. ssa C. Maiorano che, in qualità di Responsabile di Farmacovigilanza del Servizio Farmaceutico Territoriale dell’ASP di Crotone, non ha nascosto la propria soddisfazione per aver avuto l’opportunità di partecipare, proprio nella sua città, ad un convegno finalizzato a descrivere concretamente e a promuovere l’attività di farmacovigilanza a livello regionale. La dottoressa ha spiegato sinteticamente alla platea come sia organizzato il lavoro di farmacosorveglianza sul territorio, chiarendone le finalità.
In seguito ha preso la parola il Dott. G. Bombardiere, medico di famiglia dell’ASP crotonese, che sin da subito ha mostrato un notevole interesse ed una notevole sensibilità al problema degli effetti avversi correlati all’uso dei farmaci. Come in occasione di altri recenti eventi regionali dedicati al tema dell’appropriatezza prescrittiva a cui aveva preso parte, il dottore ha cercato di trasmettere all’uditorio la propria esperienza di segnalazione di ADRs acquisita durante la pratica professionale quotidiana. Analogamente, il successivo relatore, il Dott. G. Capocasale, pediatra di famiglia dell’ASP di Crotone, ha relazionato relativamente alla propria esperienza in materia di farmacovigilanza, fornendo esempi concreti di ADRs osservate in ambito pediatrico.
A seguire, il dott. A. Bisbano, Responsabile di Farmacosorveglianza dell’Ospedale di Crotone, come la sua “omologa” a livello territoriale, la Dott. ssa Maiorano, ha illustrato l’organizzazione delle attività di farmacovigilanza a livello ospedaliero, mettendo in rilievo le dovute analogie e differenze tra territorio e ospedale, in quanto quest’ultimo rappresenta un “osservatorio privilegiato” per le ADRs.
Gli ultimi due relatori, il Dott. C. Bellezza, Presidente della Commissione Odontoiatri dell’OMCeO di Crotone, e il dott. M. Rizzo, afferente all’U.O. di Medicina Legale dell’ASP crotonese, hanno contribuito ad accrescere la multidisciplinarietà e la multisettorialità dell’evento, parlando delle loro esperienze di segnalazione di ADRs rispettivamente in ambito odontoiatrico e medico-legale. L’evento è stato concluso da un bellissimo e animato dibattito tra relatori e discenti da cui è emerso come la Calabria abbia le qualità morali, deontologiche e professionali per realizzare un capillare network informativo capace di raggiungere il gold standard definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per un moderno ed efficace sistema di farmacovigilanza, al pari delle regioni italiane più “virtuose” e degli altri Paesi europei.