Bimbo fatto scendere da scuolabus: vicenda chiarita con un caffè
"Abbiamo preso un caffè assieme e abbiamo chiarito la vicenda: l'autista mi ha chiesto scusa. E' un padre di famiglia pure lui e io l'ho perdonato. Vorrei chiudere qui la faccenda. Spero che ritorni presto al lavoro". Sono le parole di Alberto Guido, il padre del bimbo di Rende, che un autista della Rende Servizi, che gestisce il servizio di scuolabus, ha lasciato per strada, qualche giorno fa, perché il bimbo, che ha 10 anni, avrebbe fatto chiasso sul mezzo. Guido stamattina ha incontrato il sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, che ha chiesto scusa a nome del Comune per quanto accaduto.
"Ma io non ho detto che ha offeso mio figlio, la cosa è stata esagerata", ha aggiunto il padre del bimbo, visto che si era detto che l'autista avrebbe detto al bimbo "tuo padre non paga la retta". Il padre del bimbo non riceve lo stipendio da mesi, lavorando per la Giseco, la società, ora in liquidazione, che gestisce il depuratore consortile dell'hinterland cosentino. L'autista resta al momento sospeso. "Ma la vicenda deve essere ridimensionata", dice il sindaco di Rende. "Il fatto è avvenuto e ci dispiace, ma il buon nome della città non deve risentirne. E' un fatto isolato, che condanniamo". "Per quanto riguarda la vicenda Giseco, preciso che Rende è uno dei comuni che ha pagato di più per il servizio. E che la Giseco ha ricevuto anticipazioni di cassa da una società di factoring. Se anche non pagassimo, è la società esterna che non riceverebbe il denaro, non la Giseco. Sono state date informazioni errate", ha concluso il sindaco.