Catanzaro: crisi rifiuti risultato scelte scellerate della sinistra
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del comitato elettorale Sergio Abramo su situazione rifiuti a Catanzaro:
"Ci saremmo aspettati che, almeno in materia di rifiuti, il comitato che sostiene il candidato del centro sinistra, mantenesse il profilo di serietà che la tematica richiede. Così non è stato, e ce ne dispiace perché per una volta Scalzo avrebbe dimostrato di tenere davvero agli interessi della città e non agli interessi del suo partito. Il ciclo dei rifiuti è un meccanismo complesso in cui entrano a far parte diversi fattori. L’emergenza a cui assistiamo oggi non è che il risultato evidente delle scelte scellerate compiute in passato, segnatamente durante il Governo di sinistra al Comune.
L’emergenza venutasi a determinare due anni fa nel periodo estivo e quella attuale a cui stiamo assistendo oggi, sono figlie dello stesso male e partono da lontano. Sono figlie di una gestione miope, dissennata e criminale del territorio che, in barba ai più elementari principi di tutela della salute pubblica e dell’ambiente ha fatto sì di consentire, proprio grazie alla compiacenza della Giunta di sinistra, che nella discarica di Alli arrivassero i rifiuti provenienti da altri Comuni della Calabria, della Campania e di Napoli, saturando completamente l’impianto, infischiandosene della salute dei cittadini catanzaresi al solo fine di intascare le royalties in cambio di un ampliamento dell’impianto, promesso e mai avvenuto. Si è, di fatto, venduto il territorio, la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente in cambio di niente.
Questa circostanza è ampiamente documentata.
E sempre in tema di scelte scellerate, vogliamo ricordare la decisione nel 2007 di dividere il servizio di raccolta dei rifiuti, spacchettando la gestione, e togliendo all’Ambiente & Servizi l’appalto di Nettezza Urbana affidato ad altra ditta? Vogliamo ricordare chi ha riempito di debiti e di assunzioni clientelari la stessa società mista, portata al tracollo finanziario con dispendio di soldi pubblici? Una voragine in cui sono stati gettati milioni di euro a fronte di un servizio sempre peggiore ed una percentuale di raccolta differenziata in caduta libera. Vogliamo ricordare la chiusura dell’Impianto di messa e riserva e riciclo dei rifiuti che era sito in Viale Magna Grecia, impianto che garantiva la corretta gestione del riciclo dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, impianto aderente ai Consorzi Conai?
Chi è responsabile di ciò? Chi ha compiuto quelle scelte? Ricordiamo che i fatti, valgono più di cento parole ed i cittadini catanzaresi hanno visto con i loro occhi la capacità di gestione di Sergio Abramo che in pochi mesi non solo era riuscito a ripulire l’intero territorio, dal nord al sud, dal centro alle periferie. Con impegno massiccio di uomini e mezzi ma, soprattutto, un’opera di concertazione di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti, dal controllo dei conferimenti abusivi, alla regolarizzazione degli orari, ma non solo.
Diversi progetti pilota erano partiti con un miglioramento del servizio che era non solo visibile, ma apprezzato da tutti i cittadini e vogliamo ricordare l’istituzione dei punti di raccolta per il conferimento dei rifiuti ingombranti ed elettronici e l’attivazione del servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani indifferenziati. Progetti, questi, che hanno coinvolto gli utenti con un’opera capillare, intensa e mirata di informazione e sensibilizzazione".
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