Rifiuti in Calabria. E’ ancora emergenza. Alto Tirreno in difficoltà, Scalea maglia nera
Si aggrava l’emergenza rifiuti in Calabria. Le festività natalizie trascorrono nel caos per la situazione di difficoltà in cui versano molti comuni, invasi dalla spazzatura per via della chiusura delle discariche.
Le soluzioni-tampone, adottate nei giorni scorsi, sono state vanificate proprio dal peso delle festività. Il commissario Vincenzo Speranza è a lavoro per trovare un rimedio, ma la situazione tende a peggiorare anche in vista della scadenza del suo mandato, che cesserà il prossimo 31 dicembre.
Nei giorni scorsi sono stati adottati alcuni provvedimenti per far funzionare al meglio le discariche, ma non ci sono stati miglioramenti evidenti. Lungo l’Alto Tirreno cosentino, il comune più in difficoltà resta Scalea. Cassonetti colmi di sacchetti di spazzatura, depositati anche per terra. La raccolta è ferma e questa volta non è colpa dell’Amministrazione comunale.
“Facciamo il possibile - ha spiegato il sindaco Pasquale Basile - il problema è regionale e questa situazione è la dimostrazione del totale fallimento della gestione commissariale. Siamo in attesa di indicazioni, ma tutto è ancora fermo”.
Va un po’ meglio nei comuni dove, al contrario di Scalea, si effettua la differenziata con il servizio porta a porta. Niente cumuli di spazzatura a Tortora, Praia e Santa Maria del Cedro.
“Riusciamo ad evitare disagi alla cittadinanza per altri quindici giorni – ha dichiarato il vicesindaco Giuseppe Pisciotti – siamo ben organizzati. Le attrezzature in dotazione al nostro comune ci consento di fronteggiare l’emergenza. La raccolta differenziata aiuta a non avere grosse difficoltà. Infatti – ha spiegato Pisciotti - conferiamo regolarmente carta, cartone, vetro e plastica alla Calabria Maceri di Cosenza. Abbiamo problemi invece con i rifiuti indifferenziati. Non resisteremo a lungo se questa situazione non si sblocca”.