Truffe on line: ex collaboratore giustizia capo banda che clonava carte credito

Cosenza Cronaca

Un ex collaboratore di giustizia, originario di Cosenza, Alberto Fusinato, aveva messo in piedi un'organizzazione specializzata nella clonazione di carte di credito. L'uomo si avvaleva della collaborazione di veri e propri hacker, tra questi il fratello che dagli arresti domiciliari continuava a mettere a disposizione della banda, la propria esperienza informatica. I carabinieri di Roma in quasi 2 anni di indagini sono riusciti a sgominare l'intera banda eseguendo 23 arresti in prevalenza di origine calabrese ma che operava nella capitale e metteva a segno le truffe in 11 regioni italiane. La banda comprava i codici per clonare le carte di credito direttamente on-line da organizzazione dell'est europeo e russe. I dati informatici delle vittime venivano acquistati da un minimo di 20 a un massimo di 100 dollari. Gli inquirenti hanno scoperto che solo negli ultimi 6 mesi la banda aveva acquistato dati di possessori di carte di credito spendendo 50mila dollari. Dopo aver realizzato le carte di credito, in una stamperia allestita in un garage ad Ostia, il gruppo effettuava acquisti in negozi di lusso della capitale, come in Via del Babuino o in centri commerciali e supermercati di Ostia e Fiumicino. Successivamente la merce veniva rivenduta a prezzi stracciati a commercianti compiacenti. Ma il gruppo metteva a segno anche delle truffe sempre utilizzando la loro esperienza informatica. Fingevano di vendere della merce nei siti di aste on-line ed intascavano la caparra dopo aver invitato l'acquirente a ricaricare una carta prepagata. I dati acquistati all'estero venivano utilizzati anche per produrre documenti falsi e aprire conti correnti. Nel corso delle perquisizioni compiute questa notte, oltre che nella capitale anche a Cosenza, Napoli e Siracusa, sono state sequestrate 422 carte di credito clonate, 84 computer, stampanti e hard disk esterni.

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