‘Ndrangheta: si pente Nicola Acri, boss di Rossano e killer sanguinario
Dopo dieci anni di carcere duro Nicola Acri, alias “Occhi di ghiaccio”, ha deciso di collaborare e di parlare con la Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri.
Il 42enne, a capo della criminalità organizzata di Rossano, alleata con il clan dei nomadi di Cassano allo Jonio, è considerato uno dei killer più sanguinari della Calabria.
Prima della sua cattura, avvenuta nel 2010 a Bologna (QUI), Acri era stato inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi del bel paese.
Condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Primiano Chiarello, ucciso a Spezzano Albanese nel 1999, è stato condannato per la sua partecipazione a diversi omicidi commessi in provincia di Cosenza e in particolare nella Sibaritide.
Il pentimento è stato ufficializzato in occasione del processo che si sta svolgendo in Corte d’Assise d’Appello per il caso del duplice omicidio di Giuseppe Cristaldi e Biagio Nucerito che risale al 6 gennaio del 1999.
Durante dell’udienza, infatti, il sostituto procuratore generale Luigi Maffia ha chiesto di mettere agli atti i verbali del collaboratore e di sentire l’uomo nel corso del processo.