‘Ndrangheta: preso Nicola Acri, “boss” di Rossano
E' stato arrestato alle 16.15 di oggi a Bologna, insieme a due fiancheggiatori, Nicola Acri, considerato un esponente di spicco della 'ndrangheta, soprattutto dell'area ionica del comprensorio di Rossano Calabro, nel cosentino. L'uomo, 31 anni, era ricercato dal 2007 per associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidi e altro (era stato condannato all'ergastolo) ed è ritenuto elemento molto pericoloso. Sfuggì all’arresto a maggio scorso quando - nell'ambito dell'ultimo troncone dell'indagine Terminator - fu emessa un’ordinanza nei confronti suoi e di altre sette persone per tre omicidi commessi nel corso della guerra di mafia a Cosenza. Tra i delitti contestatigli quello di Primiano Chiarello assassinato nel giugno del 1999 a Cassano allo Jonio: la vittima - portata da alcuni conoscenti in una stalla - fu trucidata dai sicari a colpi di mitraglietta Skorpion. Il corpo fu poi fatto a pezzi e sciolto nella calce. Gli altri due delitti per i quali Acri era ricercato sono quelli dei boss della ’ndrangheta cosentina Antonio Sena e Francesco Bruni senior, detto "bella bella", uccisi il 12 maggio del 2000 e il 29 luglio del 1999. Acri, tra l'altro, è accusato di essere stato il mandante del delitto di Luciano Converso, assassinato a Rossano il 12 gennaio del 2007.