‘Ndrangheta: Lombardo, più magistrati o stop inchieste
"In questo periodo abbiamo prodotto per quantità e qualità, d'ora in poi non sarà più possibile". Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ha lanciato oggi l'allarme sulla carenza del personale che riguarda la Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese, ma anche tutti gli altri uffici giudiziari. A segnare lo stop delle attività o, quantomeno, un brusco rallentamento, la carenza di magistrati.
"Da una pianta organica di diciotto unità - ha spiegato Lombardo - siamo diventati dodici, dopo gli ultimi due trasferimenti: sei per la Dda e altrettanti per l'ordinaria. Dovremo gestire circa due mila procedimenti ciascuno". Gli ultimi trasferimenti sono stati approvati dal Plenum del Csm e, quindi, operativi a breve. Questo lascerà scoperto un organico già al collasso. Lombardo ha denunciato la situazione durante la conferenza stampa per quattro arresti tra mandanti ed esecutori di un omicidio di 'ndrangheta nella provincia di Catanzaro.
"Noi dobbiamo gestire tutto in tempi rapidi - ha aggiunto il procuratore capo - facendo dei veri e propri miracoli, ma in queste condizioni è evidente che qualcosa dobbiamo tralasciarla. Abbiamo oltre ai procedimenti della Dda altri dieci mila procedimenti dell'ordinaria; a Catanzaro arriva tutto, dalle indagini sui temi dei rifiuti a quelli per i parchi eolici della Calabria".