Corigliano, Rivoluzione civile denuncia chi attenta alla salute dei cittadini
"Lo scorso 15 settembre centinaia di cittadini hanno protestato sugli agonizzanti binari della tratta ferroviaria jonica. Perché vogliono la ferrovia torni a vivere e i treni tornino a marciare su quei binari in coma. Quelle centinaia di cittadini rivendicano il loro diritto di viaggiare su treni a breve, media e lunga percorrenza. Quei cittadini vogliono una ferrovia vera, al passo con la tecnologia attuale, sui cui binari viaggino treni veri, al passo con la tecnologia attuale. La risposta dello Stato, attraverso gli organi preposti, è stata la denuncia penale di 14 persone, molte delle quali residenti nell'Area Urbana Corigliano Calabro-Rossano per “interruzione di pubblico servizio”: ma quello attualmente offerto ai cittadini della fascia jonica della Calabria si può definire un “pubblico servizio”?!". E' quanto scrivono in una nota i rappresentanti di Rivoluzione civile di Corigliano e Rossano.
"Ai 14 denunciati - continua la nota - esprimiamo piena condivisione della loro azione, che fu condotta al cospetto delle Forze dell'Ordine in modo civile, pacifico e senza disordine alcuno per ripristinarlo un pubblico servizio altro che interromperlo!bMa si può definire oggi un “pubblico servizio” la “raccolta” dei rifiuti solidi urbani?! Sì, ci riferiamo proprio a quella “raccolta” per la quale i cittadini dell’rea Urbana Corigliano Calabro-Rossano ogni anno versano denaro, lacrime e sangue nelle casse dei due Comuni. In queste settimane il nostro territorio è devastato da uno scempio ambientale e sanitario che vede tonnellate di rifiuti sparsi lungo le strade. Qui è lo stesso Stato che ha interrotto il pubblico servizio! Uno Stato le cui persone che lo incarnano nei preposti ruoli di responsabilità non possono godere dell’immunità penale!
Ed è per tale ragione che il comitato di “Rivoluzione Civile” dell’area Urbana Corigliano Calabro-Rossano ha deciso di presentare alla magistratura inquirente una denuncia finalizzata a fare emergere le precise responsabilità di un’interruzione di pubblico servizio che al contempo si configura come un attentato alla salute pubblica. Quella salute pubblica alla cui tutela i vertici amministrativi dei Comuni sono preposti per legge!
Il comitato di “Rivoluzione Civile” dell’Area Urbana Corigliano Calabro-Rossano - conclude la nota - è per il ripristino, quello vero, della legalità e dei diritti dei cittadini, contro quanti quella legalità e quei diritti vogliono dapprima reprimerli per poi sopprimerli".