Elezioni Catanzaro: Lomonaco, indagato? Non ho ricevuto avvisi
"Apprendo da organi di stampa che sarei iscritto nel registro degli indagati per il reato di violazione della legge elettorale. Per quanto mi riguarda, posso dire di non avere, allo stato, ricevuto alcun atto, avviso o altra comunicazione. Se l'indiscrezione dovesse essere confermata, non avrò esitazioni nel chiedere al magistrato inquirente di essere immediatamente ascoltato in relazione ai fatti che dovessero essermi eventualmente contestati. Mi metterò pienamente a disposizione della magistratura sia per chiarire il mio ruolo nei meccanismi legati alla presentazione della lista". Lo afferma Massimo Lomonaco, ex assessore comunale di Catanzaro, che sarebbe iscritto nel registro degli indagati per irregolarità nella documentazione necessaria ai fini della presentazione della lista "Per Catanzaro" alle elezioni comunali.
"E, in ogni caso, - continua - il movimento politico che ho l'onore di presiedere si considererebbe certamente parte lesa in un procedimento che intaccherebbe l'onorabilità' e la dignità di questo soggetto politico e dei suoi appartenenti. Sono costretto a fare due sottolineature. La prima - dice- è che la cosiddetta indiscrezione e' stata fornita in maniera del tutto scorretta e cattiva. Posso solo dire, con orgoglio, di fare politica da circa 40 anni, con significative esperienze amministrative, e di non avere mai avuto il benché minimo problema con la giustizia. La seconda sottolineatura - aggiunge - è che il nostro movimento ha affrontato a testa alta ben tre competizioni elettorali, realizzando un forte consenso nella città, attraverso la forza e il radicamento dei tanti candidati che con passione hanno fatto parte della lista. Una lista che ha conquistato sul campo 2 consiglieri comunali, sfiorando il terzo seggio, confermandosi come soggetto politico che lavora tra la gente e per la gente. Non mi stupisce che questo abbia infastidito i circuiti politico-mediatici che da anni sono schierati contro la nostra parte politica. Non consentirò a nessuno - conclude - di offendere la dignità e l'onorabilità' di questo movimento, la mia personale e quella della mia famiglia".