Sanità: Guccione ad Acquaformosa per manifestazione promossa dal Pd
“Il voto che i calabresi esprimeranno nelle urne il 24 e il 25 febbraio prossimo avrà un doppio significato: sarà determinante per l’elezione di Pier Luigi Bersani a premier del nuovo governo e libererà definitivamente la nostra regione da un governo di centrodestra che in tre anni non è stato in grado di affrontare nemmeno uno dei problemi gravissimi che affliggono questa nostra terra e che riguardano il lavoro e la disoccupazione giovanile crescente, la gestione della sanità, il dissesto idrogeologico, lo smaltimento dei rifiuti ed il rilancio del grande patrimonio storico, turistico, archeologico ed ambientale di cui la Calabria è ricchissima”.
È quanto ha detto, tra l’altro, il consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione, concludendo una manifestazione promossa dal Pd di Acquaformosa sui temi della sanità, introdotta dal sindaco di questo comune Giovanni Mannoccio, candidato alla Camera dei Deputati nella lista del Pd insieme a Valeria Capalbo e Bruno Villella, che hanno preso anch’essi parte all’iniziativa.
“Siamo giunti ormai –ha affermato Guccione- ad un punto di non ritorno. I calabresi sono stanchi di continuare a vivere in una regione in cui è perennemente sospesa la democrazia. Ci sono commissari dappertutto: ce ne è uno per il contrasto al dissesto idrogeologico, uno per la gestione della sanità, uno per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti e potrei ancora continuare a lungo. Decine e decine di comuni sono commissariati. Tutto ciò rappresenta la cartina di tornasole di una situazione gravissima in cui classe dirigente e politica non sono più in grado di essere protagonisti e di lavorare ad un serio progetto di sviluppo e di rilancio di questa terra. A ciò si aggiunge il fallimento della giunta regionale di centrodestra guidata da Scopelliti. Un’esperienza che in questi anni ha prodotto solo disastri su disastri e che deve essere archiviata al più presto se vogliamo uscire dall’isolamento e dall’abbandono in cui siamo stati relegati”.
“Se guardiamo, ad esempio, alla gestione della sanità in Calabria –ha aggiunto il consigliere regionale dei Democrat- ci accorgiamo che nel 2010 la mobilità passiva ammontava a 231 milioni di euro. Nel 2011, al netto di quell’attiva che la nostra regione paga ad altre regioni, la mobilità passiva è aumentata a 250,009 milioni di euro e per il 2012, nonostante la crisi economica che colpisce duramente soprattutto le nostre famiglie, i primi dati prefigurano un ulteriore incremento della spesa. Questo significa due cose. La prima: che la riorganizzazione del sistema sanitario calabrese, così come è stata voluta ed impostata da Scopelliti, non è assolutamente in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. La seconda: che tutto ciò continua a produrre sfiducia i ed incrementa l’emigrazione sanitaria verso altre regioni.
La cosa più grave è, però, che dopo tre anni dalla costituzione dell’ufficio BDE istituito presso il Dipartimento della Salute per effettuare i pagamenti del debito sanitario al 31.12.2008, ad oggi solo il 20% della massa debitoria è stata saldata ad imprese, aziende, fornitori, ecc., nonostante vi sia la disponibilità di un mutuo di 450 milioni di euro contratto dalla stessa Regione Calabria. Ciò significa che, nonostante la disponibilità in capo alla Regione di risorse considerevoli, molte aziende, imprese e fornitori sono state costrette a chiudere o rischiano il fallimento, mentre i cittadini calabresi saranno costretti a pagare sulla propria pelle le conseguenze economiche della crescita degli interessi passivi”.
“Così –conclude Guccione- non si può più continuare avanti. La Calabria ha bisogno di una scossa democratica e popolare. Sono convinto che il 24 e il 25 febbraio prossimi i calabresi sapranno definitivamente imprimerla e determinarla con il loro voto”.