Precariato, Gentile scrive a Napolitano: Calabria fanalino di coda per tante cose

Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci in redazione dal senatore Antonio Gentile indirizzata al presidente della repubblica Giorgio Napolitano:

“Chiarissimo Presidente,

la Calabria, fanalino di coda per tante cose, presenta una controversa legge sul precariato approvata nella scorsa legislatura all’unanimità. Una legge che ha consentito, insieme ad altre leggi poi dichiarate incostituzionali , alla criminalità di infiltrarsi nelle maglie delle stabilizzazioni.

La DDA antimafia ha effettuato l’accesso presso l’SP di Cosenza, relativamente a questi fatti, avvenuti nel periodo 2009-2010. Il sottoscritto, già Segretario della Commissione Parlamentare Antimafia, ha redatto una proposta di legge insieme al capogruppo regionale, on. Gianpaolo Chiappetta, già licenziata dalla Terza Commissione e all’esame del Consiglio Regionale.

La legge non prevede alcun aggravio di spesa, riconosce l’istituto della selezione pubblica conformemente all’art 97 della Costituzione e avrebbe il merito di sradicare, con la norma pedissequa alla 296/06, di agevolare l’azione di bonifica della magistratura antimafia.

Mi rivolgo a Lei come Capo dello Stato per segnalarLe questa necessità, evidenziata dai sindacati Cobas, Uil precari, Cisl , consapevole dell’autonomia legislativa dell’Assemblea e delle Sue prerogative, ma nel contempo con l’obbligo di comunicarLe, come massima espressione del nostro ordinamento , una vicenda che deve esitarsi in modo positivo per il diritto delle persone perbene e per separare la zizzania dall’erba buona. Mi rivolgo a Lei affinchè si capisca che non ci siano ostracismi ingiustificati per una norma limpida, attesa dal mondo del lavoro e dalla Magistratura”.


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