Cgil: martedì a Cetraro iniziativa dal titolo “La legalità per una buona sanità”
Si terrà a partire dalle ore 9,30 di martedì 12 febbraio l’iniziativa pubblica dal tema “La legalità per una buona sanità” che la CGIL ha voluto si tenesse a Cetraro. Parteciperanno le segreterie nazionali, regionali e territoriali della CGIL e delle sue diverse categorie, le Istituzioni regionali, locali e provinciali.
Il tema della salute, del lavoro e della legalità in questa parte di territorio, afferma Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno “sono marginalizzati da politiche sempre più centralistiche che non tengono conto delle aree interne e dei cittadini che vi vivono. La sanità in tutta l’area regionale e provinciale – prosegue - è assoggettata al pericolo di infiltrazioni della ‘ndrangheta con il rischio di condizionamento di scelte, gestioni di appalti, forniture e nomine nel comparto sanitario pubblico e privato, e non a caso, è stata istituita la Commissione di accesso agli atti presso l’Asp di Cosenza da parte del Ministero dell’interno, che la Cgil ha accolto con soddisfazione”.
“I temi della salute – continua Sposato - sono altresì sempre più assoggettati a scelte ragionieristiche che nulla hanno a che vedere con il diritto pubblico alla salute, alla continuità assistenziale, alla garanzia dei livelli essenziali di assistenza. La Cgil Pollino Sibaritide Tirreno e le sue categorie, da anni stanno denunciando anche nelle Procure competenti e conducendo battaglie per l’affermazione del principio della universalità degli interventi da parte di un Commissario ad acta regionale che con il suo fare ha smantellato in questo territorio gli ospedali minori, rendendo le strutture che sarebbero dovute diventare di diritto strutture Spoke, di fatto ospedali generali, dividendo il territorio e mettendo a rischio la continuità assistenziale dei cittadini , aumentando vertiginosamente la spesa per la migrazione sanitaria”.
“Il Commissario alla Sanità Scopelliti – afferma ancora il segretario della Cgil - sta costruendo fuori dalla Calabria e nelle strutture private l’ospedale più grande che è rappresentato dalle migliaia di cittadini calabresi che scappano da liste d’attesa da paese incivile e per la paura di non essere sufficientemente garantiti nel loro sacrosanto diritto di cura. Il Commissario ad acta Scopelliti, prenda atto del suo fallimento e faccia nell’interesse dei calabresi e responsabilmente un passo indietro. E’ ora che il Governo Nazionale – conclude Sposato - prenda una decisione e nomini un nuovo Commissario alla sanità e di garanzia, che faccia l’interesse di tutti i cittadini calabresi”.