Catanzaro: misura cautelare per stalker 17enne
Personale del Commissariato Sezionale di P.S. di Catanzaro Lido ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa nei confronti di un minore S.D. 17 anni, di Catanzaro emessa dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro per il reato previsto e punito dall’art. 612 bis c.p. 1°, 2° e 3° c. e dall’art. 61 n. 5 per aver perpetrato e reiterato atti persecutori in danno di una minorenne con la quale era stato precedentemente legato da relazione affettiva.
Durante lo scorso mese di gennaio, a seguito di una denuncia/querela presentata dai genitori della vittima, è stata immediatamente avviata una attività investigativa che è scaturita nella comunicazione della notizia di reato del 4 febbraio scorso. Le indagini hanno consentito di accertare la grave situazione che stava vivendo la minore, vittima di “stalking”, nonché del coinvolgimento del proprio nucleo familiare e degli amici della stessa, molti dei quali, anch’essi minorenni, erano ormai loro malgrado vittime di minacce e di svariati atti di “bullismo”, che il ragazzo perpetrava ai loro danni con l’intento di isolare la sua vittima ed allontanarla dalle sue amicizie, per indurla a ritornare sulla propria decisione di interrompere la relazione affettiva finita nel marzo 2012.
Le minacce hanno riguardato anche il Dirigente dell’Istituto Scolastico frequentato dalla ragazza nonché il padre di un amico della stessa e il danneggiamento di un auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione di un’amica della ragazza, quale atto intimidatorio nei confronti della stessa. S.D., si è reso responsabile, altresì, di altri vari reati, che vanno dalla detenzione abusiva di materiali esplodenti ex art. 697 c.p. all’accensione ed esplosione pericolosa ex art. 703 c.p., atto per il quale è stato colto in flagranza nell’immediatezza della scuola frequentata dalla vittima.
L’intensa e articolata attività di indagine posta in essere dagli Agenti della Polizia di Stato, ha così permesso in breve tempo di porre fine a questa triste e angosciosa vicenda. Questa circostanza, come altre, dimostra quanto importante sia lo strumento della denuncia/querela da parte di chi subisce soprusi, per attivare le azioni che la Polizia di Stato pone in risposta e a garanzia del bisogno di sicurezza.