Platania: i bambini dell’Oratorio San Michele Arcangelo aprono il loro cuore al Papa

Catanzaro Attualità

Increduli alla notizia delle dimissioni del Papa Benedetto XVI, i bambini dell’Oratorio di San Michele Arcangelo di Platania (Cz), di cui è responsabile Maddalena Cimino, hanno preso in mano la penna per esprimerGli per iscritto la propria costernazione per la sua decisione di lasciare il pontificato sentendosi soli e costretti a dover interrompere il loro bel rapporto epistolare che avevano intrapreso timidamente e a capo chino tempo non immaginando minimamente che il Vicario di Cristo in terra avrebbe dato loro ascolto e benedetto tutte le loro piccole iniziative volte al bene comune. «Nella nostra testolina - scrivono - gira e rigira lo stesso interrogativo: « Perché?». La nostra età non ci consente di capire le ragioni profonde che hanno spinto Sua Santità a rassegnare le dimissioni, ma intuiamo che siano molto serie e soprattutto finalizzate a qualcosa di grande che riguarda la Chiesa.

Anzi in TV abbiamo sentito che Lei si è dimesso per il bene della Chiesa sentendosi stanco nel fisico e nella mente. Ci sembra però che fino a questo momento, Padre Santo, stava operando con molta energia per il bene della Chiesa e perfino per il bene dei bambini che come noi confidavano in una sua dolce carezza e in una sua dolce parolina come ha sempre fatto nei nostri confronti. Forse voleva fare di più per tutti noi? Ma che cosa? Non è stata una cosa veramente grandiosa venire a trovarci a Lamezia Terme ( il 9 ottobre 2011) e stare, per ore, esposto alla inclemenza del tempo parlandoci dei problemi che affliggono la Calabria ed esortandoci a non perdere la speranza e a non demordere mai? Quel giorno era annerito da brutte nuvole ma ogni tanto spuntava un raggio di sole e durante la notte c’era stato un diluvio e una tromba d’aria. E subito dopo, non Le è mancato neppure il coraggio, né la forza d’animo di proseguire il suo viaggio per Serra San Bruno».

Finalmente i bambini avevano trovato un Padre a cui confidare tutto. «Su foglietti di carta, in queste tristi ore, - continuano – disegniamo, spesso , una mano bendata che in un giardino fiorito strappa il fiore più bello immaginando che quel fiore sei Tu, Santo Padre. Il fiore strappato lascia un grande vuoto che non potrà mai riempirsi come hai fatto tu. Noi, però, continueremo a volerTi bene e guardando le stelle ce ne sarà sempre una in mezzo a noi che brillerà per il tuo Pontificato. Ognuno di noi a suo modo conserva un piccolo ricordo che ogni volta che torna in mente fa scendere una lacrima di gioia. Ogni minuto della nostra giornata saremo vicino a te con la preghiera perché per noi resterai il Vicario di Cristo che nel nome di Dio hai parlato per effondere la verità evangelica, la virtù e la pace.

Non ti diciamo Addio, ma Ciao, e ti lasciamo dicendoti: «A presto, ti vogliamo bene, non lo scordare mai». Anche il parroco don Pino Latelli si è unito al coro dei bambini allegando la loro letterina alla sua nella quale assicura a Sua Santità che i bambini sono vicini a Lui con la preghiera e con immenso affetto aggiungendo: « Sento il bisogno, non solo a titolo personale, ma anche della Comunità parrocchiale, di esprimere sentimenti di gratitudine per il Suo luminoso pontificato e grande ammirazione per la testimonianza di coraggio e di piena adesione e disponibilità alla volontà del Signore che ha dato alla Chiesa e al mondo intero quale Pastore Universale che liberamente, con disarmante umiltà, con immenso amore alla Chiesa e con piena coscienza rinuncia al Ministero Petrino». La missiva del parroco del piccolo centro del lametino si conclude con sentimenti di rispetto e filiale devozione al Santo Padre e con l’implorazione della Benedizione Apostolica.