Rosarno: gruppo scout sciolto per infiltrazioni mafiose, mamme scrivono a vescovi
''Per un educatore accusato di mafia, che dovra' essere giudicato dai magistrati, hanno deciso che dovevano pagare tutti coloro che facevano parte del gruppo, compresi i nostri figli''. Lo scrivono le mamme dei ragazzi che frequentavano il gruppo scout Rosarno 2 sciolto dopo le dimissioni dei capi della comunita', a seguito dell'arresto di uno di loro. Nella lettera inviata ai vescovi calabresi le mamme scrivono: ''Oggi che a questi ragazzi hanno tolto anche la speranza, noi mamme cosa potremmo dire loro? Che e' tutto inutile, che ogni battaglia e' vana, che non serve a niente lottare per il proprio futuro e credere in qualcosa perche' tanto, alla fine, se sbaglia uno devono pagare tutti?''. ''I nostri ragazzi -continuano nella missiva- non hanno piu' un posto dove andare, hanno perso il loro punto di riferimento, l'ambiente dove stavano vivendo i loro anni piu' belli. A Rosarno -sottolineano le mamme- non c'e' nient'altro, non c'e' un cinema, non c'e' un teatro, non c'e' un luogo di aggregazione. Ora che non hanno piu' nemmeno il loro gruppo scout, cosa potranno fare i nostri ragazzi nelle loro lunghe giornate? Stare per strada? Finire nei guai? Cadere nelle tentazioni? Diventare manovalanza della mafia, perche' tanto chi e' di Rosarno e' destinato comunque a diventare mafioso e se sbaglia uno devono pagare tutti gli altri?''. Le madri del centinaio di giovani scout concludono dicendo che ''noi siamo contro la 'ndrangheta e contro le cosche di mafia che hanno distrutto la nostra terra, ma anche contro le ingiustizie e i soprusi di tutti coloro che, nella societa' civile cosi' come nella Chiesa e nello Stato, si arrogano il diritto di decidere al nostro posto e privarci ogni diritto. Nessuno osi strumentalizzare questa nostra battaglia o andare a cercare ombre laddove non ce ne sono: noi lottiamo e lotteremo solo per il futuro dei nostri figli''.