Vibo, crisi comune. La Cisal condivide l’azzeramento proposto dal Pdl
L’idea del Pdl di invitare il sindaco Nicola D’Agostino e la giunta dei Fratelli d’Italia all’azzeramento secondo la Cisal viene fuori dalla convinzione che finalmente sulla gestione dell’amministrazione di Palazzo Luigi Razza si spalancano le porte ad un dibattito sui problemi del territorio comunale prima ancora che sulla dominante logica della spartizione delle poltrone. - È quanto scrive in una nota Filippo Curtosi della segreteria provinciale della Cisal di Vibo Valentia - La garanzia nasce dalla determinazione con cui il partito, guidato dal segretario provinciale Nazzareno Salerno, ha esaminato l’attuale situazione di stallo ma soprattutto dalle proposte che conseguentemente sono emerse, nel corso dell’analisi sul recente voto politico, che condanna alla resa la compagine amministrativa diretta da Nicola D’Agostino.
Il documento presentato all’attenzione del sindaco inteso a propiziare le condizioni per avviare una trattativa immediata ma anche sostanziale, spiega, ove ve ne fosse bisogno, che l’attività fin qui svolta, che per una parte coinvolge lo stesso Pdl, si è rivelata deludente oltre che priva di ogni significativo risultato.
L’elenco dei problemi che il partito di Salerno pone all’attenzione del sindaco ha il sapore di un autentico ritorno sull’esame dei problemi che affliggono tristemente la comunità vibonese e che non sono stati mai affrontati con la dovuta attenzione e responsabilità. Questo vuol dire che finalmente la cultura dei problemi prende il sopravvento su quella delle poltrone. – Prosegue la nota - Inutile sottolineare che la debacle elettorale dei Fratelli d’Italia non pone scampo e favorisce i presupposti per un inderogabile cambio di rotta che non può non passare sulla chiara opportunità di ridare all’elettorato vibonese la possibilità di scegliere nuovamente un’amministrazione capace di individuare le più autentiche criticità che hanno reso debole l’azione dell’attuale giunta che l’elettorato vibonese ha condannato attraverso un “non consenso” espresso sulla base di una bocciata proposta politica targata Fratelli d’Italia.
D’altra parte venuto meno il sostegno politico che fino a ieri aveva permesso al primo cittadino di portare avanti la sua iniziativa amministrativa non resta che affidarsi alla volontà di rimettere in piedi una nuova strategia politica che diventa credibile soprattutto se si pensa che il ritorno alle urne possa costituire il toccasana ideale. In realtà la proposta politica messa in campo oggi dal Pdl mette a nudo anche la crisi che travolge l’Udc, che continua a leccarsi le ferite sui postumi dell’uscita di Franco Stillitani e sulla sconfitta subita al recente test elettorale. Rifarsi il look, riproponendo un nuovo tavolo di trattative può essere anche una possibile alternativa all’attuale e lacunoso sistema di governo della cosa pubblica vibonese. – Conclude la nota - Resta, però, il fatto che il rinvio alle urne diventa una soluzione molto più credibile che la popolazione vibonese mostrerebbe di gradire proprio perché stanca degli effetti della corrente e deludente gestione comunale.