Vibo, appello della Cisal al sindaco

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Tanto tuonò che piovve! Ora il sindaco Nicola D’Agostino dovrà arrendersi e tenere, finalmente, conto anche di quello che pensano gli alleati della coalizione. Pena il probabile ricorso ad elezioni anticipate. - È quanto scrive in una nota Filippo Curtosi segretario provinciale aggiunto della Cisal di Vibo Valentia - L’Udc conferma le sue valutazioni di sempre ed avverte che in assenza di un inderogabile azzeramento che porti ad una riduzione dell’attuale esecutivo è pronta la scelta per l’uscita da ogni accordo. Per l’ostinato primo cittadino sembra non esistere via d’uscita se non quella di ritornare sui propri passi ed accogliere l’invito proposto dal partito di Francescoantonio Stillitani.

Il progetto di rivisitazione dell’intesa non riguarda soltanto giunta e commissioni ma soprattutto il programma. – prosegue Curtosi - E’ un momento delicato per Nicola D’Agostino e la compagine di governo. La strada verso lo spending review incalza ed il sindaco non vuol farsene una ragione. Adesso sembra che la scelta di cambiare rotta stia diventando irrinunciabile per cui prova a riflettere su come affrontare il problema e a tentare di limitare i danni alla sua immagine. In verità, avrebbe pagato chissà cosa pur di mantenere inalterata la struttura iniziale della giunta.

La Cisal, da parte sua, invita il sindaco Nicola D’Agostino ad arrestare la sua corsa alle consulenze, tranne che non vi sia un motivato e grave bisogno. Bisogno che non può, sostanzialmente, non essere condiviso dall’opinione pubblica. Sennò va a finire che l’invito alla famosa cultura della partecipazione da parte della popolazione, peraltro sempre tanto conclamata in sede di campagna elettorale, finisca alle ortiche. La popolazione soffre, tra l’altro, anche l’indifferenza degli amministratori verso i problemi dell’occupazione.

Non risulta che sul territorio sia stata promossa alcuna iniziativa per portare respiro tra le affollate file della disoccupazione giovanile. – continua Curtosi - Inoltre quel che appare sempre più assurdo è che le intervenute tegole sui conti pubblici non sembrano infastidire il sindaco più di tanto e più convinto di lui sembra l’assessore al bilancio Giuseppe Scianò che prosegue nella sua “allegra” campagna acquisti per Palazzo Luigi Razza. Cuzzola e Tucci non bastano. Il terzo “acquisto” è, come si ricorderà, la ricerca di risorse per inserire nel bilancio anche il Fondo svalutazione crediti.

In ogni caso la Cisal ritiene che il sindaco debba smettere di assumere i panni di Re Tentenna e di procedere all’impianto di un nuovo sistema politico amministrativo capace di interpretare le rinnovate esigenze di un territorio che non può pagare un caro prezzo alla politica amministrativa che non va. – conclude Cortosi - Le chiacchiere, le polemiche, gli errori e gli atteggiamenti sbagliati accumulati in questa prima fase di amministrazione della cosa pubblica non hanno più motivo di essere reiterati. Pdl e Udc, se realmente credono nelle necessità dei cittadini, si rendano conto che la città non può essere ulteriormente penalizzata per la politica dissennata attivata da una classe politica ed amministrativa che ha ridotto al ruolo di cenerentola Vibo Valentia.