Giornalisti: non vilipese Gdf, assolto cronista “La Provincia”
Il giudice monocratico del tribunale di Cosenza, Pingitore, ha assolto "perché il fatto non sussiste" il giornalista Mario Campanella dall'accusa di vilipendio alle istituzioni . La vicenda risale a cinque anni orsono quando Campanella, caposervizio presso La Provincia Cosentina, riportò in esclusiva l'audizione del sostituto procuratore presso la DDA , Vincenzo Le Donne, in Commissione Antimafia. Il giornalista riportò alcune frasi del magistrato inerenti alle inchieste giudiziarie antimafie, nelle quali si parlava di "una parte della Guardia di Finanza che non era sollecita alle richieste della magistratura ".
Fu sporta denuncia e , ai sensi del cpp, ci volle l'autorizzazione del ministro di grazia e giustizia del governo Prodi per procedere. "Ho sempre avuto fiducia nella magistratura- dice Campanella- tanto che quando si chiuderanno questi anni di querele non rimarrà alcuna condanna . Ringrazio i miei legali Emilio ed Edoardo Greco- ha aggiunto il giornalista- e voglio porgere un saluto alla guardia di finanza calabrese, consapevole del fatto che è composta da uomini integerrimi e da personale qualificato. Il vero scandalo - ha concluso il giornalista - è sapere perché un giornale che vendeva duemila copie ed aveva una patrimonializzazione di un milione di euro sia fallito, lasciando debiti verso di noi e verso l'Inpgi : spero che una parte delle ingenti spese legali finora sostenute mi venga rimborsata , anche perché in quella cooperativa di facciata che reggeva il giornale c'erano studi legali che hanno percepito somme ingenti e anche alla luce del fatto che noi avevamo avuto la rassicurazione circa il fatto che gli avvocati stessi sarebbero stati pagati dalla società, mesi prima che fallisse". (AGI)