Editoria: direttore “l’Ora Calabria”, “impedita uscita giornale”
"Ieri notte si è consumato un fatto gravissimo per la libertà di stampa, la violazione delle più elementari regole della democrazia e del vivere civile. Ultimata la lavorazione del giornale, a tarda ora, l'Editore mi ha chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione l'articolo relativo all'indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, al quale sono contestati i reati di abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere nell'ambito del caso Asp". Lo si legge in un comunicato di Luciano Regolo, Direttore del quotidiano "l'Ora della Calabria", a conferma di quanto anticipato dal cdr del giornale.
"Di fronte alla mia insistenza, nella difesa del diritto di cronaca, ho minacciato - dice Regolo - all'Editore stesso le mie dimissioni qualora fossi stato costretto a modificare il giornale, vanificando il mio lavoro e quello dei miei colleghi". "Mentre discutevamo di questo, - aggiunge Regolo - in mia presenza e in viva voce, l'editore ha ricevuto la telefonata del nostro stampatore Umberto De Rose, il quale, ponendosi come "mediatore" della famiglia Gentile, faceva ulteriori pressioni per convincerlo a non pubblicare la notizia, ricordandogli che "il cinghiale, quando viene ferito, ammazza tutti".
Avendo io ribadito all'Editore che non intendevo in alcun modo censurare ciò che era stato scritto, ci siamo salutati. Così De Rose, dopo avere chiamato insistentemente la redazione, soltanto alle due di notte ha fatto sapere che il giornale non poteva andare in stampa per un guasto alle rotative.
È evidente - conclude - che si è trattato di un'azione intollerabile e ingiusta, e aspetto serenamente che la Procura di Cosenza mi convochi per produrre la documentazione in mio possesso riguardo alle pressioni che Gentile, per interposta persona, ha effettuato per evitare che fosse divulgata l'indagine sul conto di suo figlio".
18:44 | "Io neanche lo conosco". Lo dice Umberto De Rose in riferimento a Luciano Regolo, direttore de "L'Ora della Calabria", che oggi ha denunciato un presunto atto di censura che ha causato la mancata stampa del giornale.
De Rose, titolare della tipografia che ha in stampa il quotidiano, spiega: "Il giornale ha un debito verso di me, non pagano da 10 mesi, avrei potuto interrompere la stampa in ogni momento. Faccio qualche riflessione: come avrei potuto fare pressioni io, se già lui stesso dice che non rispondeva al suo editore? "E poi, perchè avrei dovuto telefonare? Se c'è un guasto non telefono prima. Chiamo quando c'è il guasto e dico che non si può stampare". (AGI)