Cosenza, in Prefettura si discute il caso de “L’Ora” della Calabria
Venerdì 9 maggio Il “caso l’Ora” sarà in Prefettura a Cosenza, dove, accogliendo la richiesta del Sindacato Giornalisti della Calabria, il prefetto Gianfranco Tomeo ha convocato il tavolo di confronto che vedrà, da un lato, il liquidatore Giuseppe Bilotta e, dall’altro, il Comitato di redazione, il direttore dell’Ora della Calabria e il vicesegretario della Fnsi, Carlo Parisi.
Già il primo maggio in un incontro della Fnsi a Civita Luciano Regolo, direttore del quotidiano ha ringraziato Carlo Parisi e Giuseppe Soluri (presidente dell’ordine dei giornalisti calabresi) per la vicinanza dimostrata alle vicende che coinvolgono il giornale.
“Il mio grazie va a Franco Siddi - ha detto Regolo - che ha voluto essere qui con noi, accanto a noi, in Calabria, dopo averci manifestato, anche lui, piena e fattiva solidarietà, e a Lorenzo Del Boca, che mi è vicino ora come in passato, quando mi trovai sotto minaccia di morte”.
Non ultimo, “il ringraziamento alla Chiesa calabrese - ha continuato Regolo - che ha dimostrato alla causa dell’Ora tutta la sua vicinanza”. Pochi minuti prima, mons. Luigi Renzo aveva ribadito come fosse “doveroso essere presente all’incontro di Civita nel segno della libertà, non solo di stampa”.
A porre l’accento sul carattere nazionale del “caso L’Ora” è Franco Siddi: “Il problema non è più solo della Calabria – parla chiaro il segretario della Federazione nazionale della stampa – la vicenda ha assunto proporzioni nazionali e il Sindacato è stato al fianco dei giornalisti dal primo momento: la Fnsi c’era e c’è a dare forza a giornalisti che hanno dimostrato di non essere pennivendoli! Al contrario – ha detto Siddi – ci stanno mettendo la faccia e il cuore per salvare il loro giornale”.
Non perde tempo il numero uno del Sindacato dei giornalisti: “Faccio appello in primo luogo alle istituzioni, perché intervengano con chiarezza; quindi agli imprenditori onesti, affinché si facciano avanti per non far spegnere una voce importante. E, infine, mi appello alla magistratura – è quasi un grido quello di Siddi – perché ci dica cosa c’è effettivamente dietro l’intera vicenda dell’Ora della Calabria”.