Pressioni su “L’Ora della Calabria", Molinari e Barbanti (M5S): una pagina nera per la libertà d’informazione
“Quella odierna, rappresenta una pagina nera nella storia recente della libertà d’informazione. Abbiamo saputo che il quotidiano “L’Ora della Calabria” non è andato in stampa perché - a quanto pare - le notizie in esso contenute erano scomode per qualcuno che si reputa talmente potente da potersi permettere di violare una delle più elementari libertà sancite dall'ordinamento giuridico di ogni paese democratico e che ha ritenuto di fare in modo che non venissero rese pubbliche. Il seme della discordia riguarda le ultime clamorose novità in merito alle indagini relative alle consulenze d’oro all’ASP di Cosenza. Stando alle ultime notizie, nel "girone" degli indagati sarebbe finito il figlio del senatore Antonio Gentile, eletto nel Pdl e attuale coordinatore calabrese del Nuovo Centrodestra, Andrea: sarebbe stato il coinvolgimento di quest’ultimo a determinare le indebite quanto inaudite pressioni sulla testata calabrese, tanto da impedirne la pubblicazione”.
E’ quanto affermano in una nota il senatore del M5S Francesco Molinari ed il deputato Sebastiano Barbanti che definiscono l’accaduto “Un fatto gravissimo!” aggiungendo che “c'è di che rimanere allibiti di fronte all'arroganza di chi è abituato a rimanere impunito nel nostro paese - in genere - e nella Calabria, in particolare, facendo un deserto della società civile: non possiamo non appoggiare la protesta dei giornalisti e di tutta la redazione della testata.
Attendiamo fiduciosi l'evolversi della vicenda giudiziaria, ma non rimarremo in silenzio davanti a tali gesti vessatori, degni della più subdola criminalità organizzata: è inaccettabile l’intromissione politica nella libertà di informazione ed è intangibile la libertà dei cittadini di essere informati. I fatti, anche quelli scomodi ad alcuni - concludono Molinari e Barbanti - devono sempre apparire alla luce del sole e dove ciò non succeda ci penseremo noi del M5S ad illuminarli sotto la luce della verità”.