‘Ndrangheta: processo “Luce dei boschi”, chieste 16 condanne

Vibo Valentia Cronaca

Sedici condanne, di cui una all'ergastolo ed altre 15 a pene comprese tra i 6 ed i 16 annisono state chieste dal pm Marisa Manzini al gup distrettuale di Catanzaro, Gabriella Reillo, al termine della requisitoria del processo con rito abbreviato nato dall'operazione antimafia "Luce nei boschi", scattata il 25 gennaio 2012 in riferimento a omicidi, estorsioni ed appalti pilotati a Gerocarne, Acquaro, Arena e Sorianello, centri delle Pre-Serre vibonesi.

La pena del carcere a vita è stata chiesta dal pm per Vincenzo Loielo, di Ariola di Gerocarne, accusato degli omicidi di Rocco Maiolo, presunto boss di Acquaro, e Raffaele Fatiga, scomparsi nell'aprile del 1990. Per il collaboratore di giustizia Antonio Forastefano, già boss di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, è stata chiesta la condanna a 14 anni e sei mesi per il duplice omicidio dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Loielo, di 46 e 44 anni, uccisi a Gerocarne il 22 aprile 2002. Per gli altri quattro collaboratori di giustizia, tutti della provincia di Vibo Valentia, Enzo Taverniti, Francesco Loielo, Michele Ganino e Rocco Oppedisano, la Dda ha chiesto condanne variabili dai 2 ai 4 anni e sei mesi.

Le altre dieci condanne per associazione mafiosa, ed in alcuni casi anche per traffico di stupefacenti, riguardano: Piero Sabatino, di per il quale sono stati chiesti 16 anni; Damiano Zaffino, 7 anni; Giuseppe De Masi, 7 anni; Ilario Chiera, 6 anni; Giuseppe Taverniti, 6 anni. Tali imputati sono tutti di Gerocarne. Le altre richieste di pena interessano: Domenico Monardo di Soriano, 7 anni; Nazzareno Gallace, di Arena, 6 anni; Giuseppe La Robina, di Arena, 6 anni e 6 mesi; Francesco Maiolo, di Acquaro, 6 anni; Angelo Maiolo, di Acquaro 16 anni. (AGI)