Pd: Magorno, generiche dichiarazioni di D’Attorre
Il deputato del Pd Ernesto Magorno, in merito alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni alla stampa dal Commissario regionale del Pd, prende atto del fatto che la macchina dei congressi è pronta, ma rileva che dalle generiche dichiarazioni di D’Attorre, mancano quei contenuti che dovrebbero ispirare una fase congressuale che appare decisiva per il futuro del Pd calabrese. “Un momento di confronto e di discussione del partito - dice Magorno - che meriterebbe di essere accompagnato da una visione più profonda, appassionata ed aderente alla realtà calabrese. Come ho più volte affermato desidero con forza che i congressi si svolgano, ma con altrettanta decisione auspico che da questi il Pd riacquisti quella capacità di coinvolgimento, basata su un’identità forte e ispirata da quelle chiare scelte programmatiche che, a motivo della perdurante fase di commissariamento e di stallo, ha perso decisamente negli ultimi anni.
Anche sulla scorta di queste ultime affermazioni chiedo ancora una volta che il Commissario sia arbitro e, come purtroppo è già avvenuto in passato, non influenzi la partita politica che si gioca, considerando che, almeno fino all’esaurimento della fase congressuale, egli assolve il ruolo di figura super partes. Non sembrerebbe così dalle dichiarazioni rilasciate su Matteo Renzi, riguardo alle quali voglio ricordare che il Sindaco di Firenze non si è limitato a rilasciare dei commenti estemporanei, ma ha avanzato delle proposte chiare e concrete su come affrontare il delicato momento che vive il Paese. Una capacità propositiva che aveva già trovato espressione nei 12 punti programmatici presentanti nel corso delle primarie e nelle diverse altre idee elaborate attraverso un ragionamento collettivo che ha coinvolto i comitati pro Renzi di tutta Italia.
Se è vero che la politica, come dice D’Attorre, “è presa di responsabilità ed indicazione delle soluzioni”, le soluzioni indicate da Matteo Renzi per uscire dell’asfittica fase politica che vive il Paese, ovvero dare vita senza pregiudizi ad un governo che affronti le cose urgenti da fare per il Paese, alla fine hanno visto convergere anche due esponenti democratici, Dario Franceschini e Roberto Speranza, che non possono certo essere definiti di “area renziana”. In questo contesto, però, devo constatare con amarezza, che tra le emergenze da affrontare, la “questione Sud”, sembra essere sparita dal lessico dei protagonisti di questa complessa fase politica. Non abbiamo visto negli 8 punti proposti da Bersani, così come nel programma dei cosiddetti “saggi”, alcun riferimento alle gravi problematiche del Mezzogiorno, che a motivo della drammatica e perdurante crisi si sono acuite, viste le gravi disuguaglianze causate dalle scellerate politiche degli ultimi anni.
Tra l’altro, visto che è stato eletto come deputato in Calabria ci attenderemmo maggiore attivismo e maggiore capacità propositiva sui temi che interessano il meridione e la nostra Regione in particolare. Al nostro Commissario – conclude Magorno - chiedo di non rilasciare sterili commenti alla stampa ma, al contrario, di essere portatore di proposte realmente costruttive, riguardo alle impellenti domande che giungono dalla nostra regione”.