Il moscato di Saracena conquista il Vinitaly
Il Moscato di Saracena delizia la 47esima edizione del Vinitaly. Tra storia, cultura e degustazioni, il Presidio Slow Food ha fatto il pieno di apprezzamenti, anche per l’edizione 2013. Le Cantine Viola, Feudo Dei Sanseverino, Diana e Masseria Falvo 1727 protagoniste. Il Sindaco: grazie al loro impegno e alla loro professionalità continuiamo a promuovere l’immagine migliore della città e del territorio
Il souvenir che le cantine di Saracena si sono portate a casa di ritorno da Verona: un carico di giudizi positivi. È successo di nuovo. Il Moscato, ormai di casa al salone internazionale del vino e dei distillati, piace e delizia il palato di un sempre maggior numero di estimatori.
“La dolce storia calabrese: il Moscato di Saracena e il Greco di Bianco”. È, questo, in particolare, il momento di approfondimento dedicato al Presidio Slow Food, ospite di “Terre di Cosenza” che ha riunito sotto lo stesso stand del padiglione 7B, 21 cantine bruzie.
Il Moscato di Saracena e il Greco di Bianco – prodotti d’eccellenza illustrati dal tecnico della DOP bruzia Gennaro Convertin e dal responsabile per la Calabria della guida Gambero Rosso, Massimo Lanza - sono ritenuti tra i vini più antichi d’Italia: il primo è un passito raffinato e delizioso, giunto sino a oggi grazie a tradizioni millenarie con un procedimento antichissimo e il Greco di Bianco – di cui si ritiene che il primo tralcio sia arrivato in Calabria, nel territorio di Bianco, già nel VII secolo a.C., è un vino morbido, caldo, armonico e con un caratteristico retrogusto. Due nettari da meditazione unici e con una grande identità territoriale.
Identità e territorio, dunque. Il Sindaco Mario Albino Gagliardi coglie l’occasione per complimentarsi con le Cantine Viola, Feudo Dei Sanseverino, Diana e Masseria Falvo 1727, per l’impegno, sempre in crescendo, dedicato alla promozione di Saracena.