Progetto “Un donatore moltiplica la vita”, terzo incontro a Reggio
Si è svolto il terzo incontro del progetto “Un donatore moltiplica la vita”, organizzato dal Centro Regionale Trapianti, nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione alla donazione degli organi. All’incontro, tenutosi nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “A.Volta”, hanno partecipato gli alunni delle quinte classi, che hanno rivolto domande agli interlocutori presenti.
Nel suo intervento, Pellegrino Mancini, direttore del Centro Regionale Trapianti, ha evidenziato l’importanza di una corretta comunicazione sul tema: “Il nostro intento – ha detto - è di informare in maniera semplice e chiara sul significato della donazione degli organi dopo la morte a scopo di trapianto. Gli organi trapianti, da un paziente ormai deceduto, possono salvare la vita ad altre persone che sono in lista d’attesa. La rete regionale dei trapianti ha svolto un lavoro sinergico che ha coinvolto diversi professionisti del settore, impegnati affinchè tutte le procedure vengano rispettate in modo preciso ed efficiente. La rete regionale, nell’espletamento dei compiti, ha garantito l’assoluta sicurezza degli organi per i pazienti in attesa di trapianto, essendo responsabile di quello che viene effettuato in qualunque ospedale della regione. Gli organi sono persi, solo nel momento in cui le famiglie si sono opposte alla donazione degli organi dei loro familiari. Oggi in Calabria i dinieghi sono ancora tanti e questo ha comportato la necessità di doverci rivolgere ai centri di trapianto di altre regioni, per chiedere la disponibilità ad un’eventuale donazione”.
Italia Albanese, coordinatore ospedaliero e dell’U.O.C. di rianimazione degli Ospedali Riuniti, ha spiegato gli aspetti tecnici della donazione: “Innanzitutto dobbiamo distinguere tra il coma e la morte celebrale. Il coma è una perdita temporanea di coscienza,reversibile,da cui ci si può svegliare. La morte celebrale è un danno totale, diffuso, irreparabile, in cui la respirazione è resa possibile solo dai macchinari e il controllo del circolo ha richiesto la costante somministrazione di farmaci”.
La dirigente scolastica del Liceo Scientifico, Angela Maria Palazzolo rivolgendosi ai ragazzi, ha parlato dell’impegno a garantire il successo scolastico anche tramite momenti di riflessione che possano dare spunti utili alla crescita: “La donazione è una scelta importante ed individuale. Come dirigente scolastico, unitamente al collegio dei docenti, stiamo lavorando in sinergia per diffondere gli strumenti della conoscenza, affinchè possiate compiere scelte libere, autonome e responsabili. Tali scelte passano attraverso un approccio sistemico e la conoscenza dei processi. Donare ha sempre rappresentato la parte più bella della vita. Per costruire il proprio futuro, è necessario che si rifletta sul senso della vita e l’importanza di aiutare il prossimo”.
Gaetano Gebbia, coordinatore del settore giovanile della Reggina calcio, ha sottolineato la necessità di sostenere e diffondere progetti di solidarietà in sinergia con il mondo dello sport: “Negli oltre 40 anni di attività sportiva che ho svolto in vari ruoli, sono stato soprattutto a contatto con i giovani. Lo sport è entusiasmo, passione, solidarietà, rispetto dei valori che si sono sposati perfettamente con il progetto della donazione. Lo sport ha delle responsabilità, perché ha contribuito all’eduzione dei ragazzi, sostenendo progetti che hanno incentivato la loro crescita umana. Gli sportivi nel nostro Paese, sono circa 7 milioni, tutti potenziali donatori. Lo sport ha un ruolo fondamentale anche nel post –trapianti. L’attività di riabilitazione, è realizzata anche attraverso l’attività motoria, fisica e sportiva. In questo ambito, è importante che lo sport diffonda un senso di responsabilità e consapevolezza, per lo sviluppo della personalità dei giovani”.