Ricucci: “Non ci sono le condizioni per tornare in Siria”
Continuerà il progetto a cui stata lavorando per la Rai ma non tornerà in Siria, Amedeo Ricucci, l’inviato di origini calabrese che insieme al fotoreporter Elio Colavolpe, il documentarista Andrea Vignali e la giornalista freelance Susan Dabbous, di origini siriane, era stato rapito lo scorso 4 aprile, nella zona di Guvecci controllata dai ribelli e poi liberato nei giorni scorsi.
Raggiunto telefonicamente Ricucci ha confermato che proseguirà a lavorare per portare a termine il progetto per il programma La storia siamo noi con il gruppo di ragazzi di San Lazzaro di Savena e con la realizzazione di un web doc. Il giornalista, poi, ha ricordato le emozioni altalenanti vissute durante il sequestro e la voglia di raccontarle, soprattutto ai giovani, ribadendo, però che al momento non ci sono le necessarie condizioni di sicurezza per tornare in Siria.