Diamante, il Tdm organizza una class action contro l’Asp di Cosenza

Cosenza Salute

A distanza di settimane, nonostante le rassicurazioni del direttore generale Scarpelli, continuano i disagi, da parte della popolazione del comprensorio di Diamante, per l’accesso ai servizi del poliambulatorio ASP di Diamante.

Pare che nonostante sia stato aumentato l’organico del personale amministrativo in servizio, le nuove unità siano nella impossibilità di operare congiuntamente per questioni tecnico-organizzative continuando a determinare i disagi che si protraggono da diverse settimane.

“Questo stato di cose comporta il protrarsi di una situazione inaccettabile per così lungo tempo, soprattutto se riferita ad un Paese civile; - ha affermato l’avv. Domenico Oliva, coordinatore del Tribunale del Malato Alto Tirreno Cosentino – è verosimile l’attivazione di una azione legale che vada a tutelare la popolazione ed in specifico le categorie protette quali anziani e diversamente abili; una condizione, che vada ad incidere negativamente sui diritti fondamentali della persona, come ad esempio la lesione del diritto alla salute tutelato all’art. 32 della costituzione, deve essere immediatamente rimossa, tanto più nel momento in cui si vedono anziani e diversamente abili in coda dalle quattro della mattina davanti all’ingresso degli uffici del poliambulatorio ASP di Diamante e di altre località della provincia. Il direttore Scarpelli deve prendere atto che il buon andamento della organizzazione aziendale dipende dalla reale competenza dei dirigenti posti ai vertici aziendali e, soprattutto, all’interno degli uffici della direzione generale; non si può più sopportare che, in un periodo di così profonda crisi economica, le risorse aziendali vengano malamente utilizzate creando spreco, disservizio ed inefficienza, a causa della scarsa elasticità mentale di soggetti preposti a ricoprire ruoli di rilievo in ambito aziendale. Non siamo, infatti, nuovi ad assistere a simili situazioni che determinano il blocco nel miglioramento di servizi essenziali per la salute pubblica. Per tali motivi provvederemo, inoltre, ad attivare una raccolta di firme allo scopo di proporre una interrogazione al parlamento europeo ed una conseguente azione legale anche sovranazionale.”