Bagno di folla agli eventi del 24-25 aprile nella città di Rossano
Bagno di folla nel centro storico bizantino, tra il 24 e il 25 aprile, per assistere ad una serie di eventi, promossi dall’assessorato al turismo del comune di Rossano, legati da sempre alle antiche e popolari tradizioni rossanesi. La sera del 24 aprile, come di consueto, si è dato vita ai tradizionali “Fuochi di San Marco” nel suggestivo ed incantevole borgo antico con la straordinaria partecipazione di tanta gente nel visitare ed ammirare, allo stesso tempo, i diversi e giganteschi falò allestiti in tutti i quartieri della città. Un evento per rievocare, a distanza di 177 anni, il forte e spaventoso terremoto che si registrò nella notte tra il 24-24 aprile del 1836, il quale distrusse molte abitazioni. Si narra che la gente di allora, subito dopo lo sciame sismico, si riversò nelle strade e nelle piazze in cui vennero accesi numerosi fuochi per riscaldarsi nel corso delle ore trascorse all’aperto. Ancora oggi, nonostante l’arrivo del terzo millennio, i rossanesi rimangono fortemente legati e radicati al loro luogo di nascita rinnovando, di anno in anno, le tradizioni di un tempo. I Fuochi di San Marco, dunque, fanno parte di un avvenimento storico che, puntualmente, si rinnova in città.
Da sottolineare, tra l’altro, la massiccia partecipazione di numerosi turisti e visitatori che, guidati da Lorenzo Cara (Presidente del Club Trekking Rossano), hanno percorso i vicoli caratteristici del centro storico per raggiungere i diversi rioni dove vi erano le focarine. Eccezionale l’accoglienza riservata loro dalla gente del luogo. Questi non si sono risparmiati nell’offrire bicchieri di vino accompagnati, ovviamente, dalle numerose e succulenti pietanze della cucina tipica rossanese. Nella giornata del 25 aprile, dopo il convegno sul tema: “Terremoti e Prevenzione” promosso da Tonino Caracciolo (Redattore QTRP della Calabria), si è assistito alla tradizionale processione in onore di San Marco. In serata, invece, si è dato vita, nell’area antistante alla cattedrale, alla Rievocazione storico-teatrale del Terremoto in cui, i bravi attori dell’associazione culturale “La città del Sole” del Parco letterario Tommaso Campanella in collaborazione con l’associazione “Loco Motiva” diretta da Michela Abastante, hanno interpretato magistralmente i fatti del tempo in cui avvenne il forte sciame sismico del 1836. Due giorni, dunque, all’insegna della memoria in cui non sono mancati momenti di aggregazione fra quanti hanno preso parte ai diversi eventi promossi in città.
Molti, poi, i visitatori che hanno fatto tappa sia all’interno del Circolo culturale rossanese di Piazza Steri per ammirare la Mostra fotografica dal titolo: “ Il Gran Tremuoto del 1836” a cura di Tonino Caracciolo con la preziosa collaborazione di Pinuccia Forciniti, sia all’interno di Palazzo San Bernardino dove vi erano gli artigiani di un tempo: cestai, liutai, ricamatrici, fabbri, rilegatori di libri, filatrici, ciabattini. Un percorso storico per far capire alle nuove generazioni come si svolgevano gli antichi mestieri. Ampi consensi di critica anche per il maestro Enrico Franchi che, nel chiostro di Palazzo San Bernardino, ha portato in mostra diverse sculture ed argenti di pregevole fattura artistica. Migliaia, infine, le persone che hanno voluto salire sulla Torre dell’Orologio per ammirare, dall’alto, l’incantevole centro storico bizantino.