Sanità, Cgil Calabria: una disfatta dietro l’altra

Calabria Salute

“Ancora una volta il Tavolo Massicci boccia l’azione commissariale: una vera Caporetto. Solo chi sordo al disagio che monta da tempo nei territori poteva non sentire quant’è profondo lo scostamento tra la sanità virtuale e la sanità reale martoriata con cui si rapportano quotidianamente i calabresi. – È quanto si legge in una nota stampa della Segreteria Regionale CGIL Calabria - Il verbale ultimo del Tavolo Massicci certifica punto per punto questo disagio che è il risultato del’incapacità di governare necessari e adeguati processi di cambiamento. La portata delle criticità che emergono dai verbali non possono lasciare inalterato il governo della sanità regionale.

Sono stati chiesti sacrifici per risanare i debiti ma si conferma che, oltre alle entrate dei ticket, 256,5 ml di gettito fiscale aggiuntivo non sono bastati per abbattere i debiti recenti di gestione e per questo, pende ora sui calabresi un ulteriore inasprimento di Irap e Irpef, rispettivamente dello 0,15 e dello 0,30. E’ inaccettabile: sarebbe come togliere l’ultimo grammo di sangue ad un malato già dissanguato ed agonizzante. Sono stati tagliati posti letto in cambio di servizi territoriali e ospedali all’avanguardia ma i livelli essenziali di assistenza restano negati in molte realtà ed i servizi sono solo sulla carta. Sono state stipulate Convenzioni con grandi Ospedali in cambio della riduzione della mobilità infantile ma risulta che le spese anziché migliorare vengono raddoppiate.

Per non dire dell’inadempienza della struttura Commissariale a presentare il Programma Operativo 2013-2015 con cui impostare una programmazione correttiva delle criticità persistenti sulle reti assistenziali. E poi, il caos sulla rete ospedaliera, l’assenza di Atti Aziendali validati, le incerte procedure di accreditamento del privato e l’acquisto dei volumi di prestazioni, la telenovelas della Fondazione Campanella, il nominificio sanitario di DG e dirigenti ad alto livello. Una disfatta sanitaria senza fine.

La CGIL, a partire dalle mobilitazioni unitarie in programma nelle prossime settimane, dando voce al disagio dei calabresi chiederà a Governo e Regione atti conseguenti per una svolta nella sanità che metta in sicurezza il diritto alla salute e contrasti ogni ulteriore inasprimento fiscale”.


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