Frode fiscale da 22 mln di euro, 9 persone denunciate per associazione a delinquere
La Guardia di Finanza di Locri (Reggio Calabria) ha concluso una complessa attività di polizia economico-finanziaria - espletata tra l’aprile 2009 ed il maggio 2013 - che avrebbe consentito di individuare un’associazione per delinquere finalizzata ad una consistente frode fiscale.
LE INDAGINI e le risultanze delle successive verifiche fiscali effettuate hanno portato alla denuncia di tre titolari di ditte individuali e cinque rappresentanti legali di società che, con la complicità del depositario delle scritture contabili, avrebbero emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti al fine di evadere le imposte sui redditi, l’Iva e l’Irap.
Il 14 maggio scorso, il Sostituto Procuratore Federico Nesso della Procura della Repubblica di Locri ha emesso l’avviso di conclusione indagini preliminari nei confronti delle nove persone, “avvalorando l’ipotesi – affermano gli inquirenti - dell’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale”. La frode riguardarebbe nello specifico l’emissione di fatture false per oltre 8 milioni di euro (8.066.270,00), redditi non dichiarati al fisco per oltre 13 milioni, costi non deducibili pari a 9,6 milioni, un’evasione Iva di 3,8 milioni ed un’imponibile Irap sottratto a tassazione pari ad 22,5 milioni di euro.
Al fine di garantire adeguatamente il credito all’erario (ai sensi della legge finanziaria 2008), con la quale è stata prevista l’applicazione della confisca anche ai reati tributari, sono stati così sottoposti a sequestro preventivo otto beni immobili per un valore di 293 mila euro e nella disponibilità degli indagati.