Attivo sindacale unitario a Roccella

Reggio Calabria Attualità

Riportare in primo le istanze degli “ultimi”, di coloro che hanno perso il proprio posto di lavoro o rischiano di restare senza più uno stipendio. Difendere il diritto al lavoro e la dignità del singolo. Cercare di creare un futuro migliore per sé e per i propri figli.

Tanti, i temi trattati nel corso dell’attivo sindacale unitario Cgil, Cisl e Uil della Provincia di Reggio Calabria, che si è svolto ieri a Roccella Ionica.

Una sala gremita, quella del Convento dei Minimi, che ha ospitato l’iniziativa. In molti, da semplici cittadini o da iscritti, da militanti o da rappresentanti delle OO.SS., hanno preso parte all’attivo.

Un momento di riflessione ma anche di partecipazione. Un dialogo aperto che ha visto diversi protagonisti salire sul palco e parlare alla platea del documento unitario e delle proposte per integrare e migliorare questo progetto così ampio e così complesso.

Un progetto che Cgil, Cisl e Uil hanno presentato precedentemente a Reggio Calabria e a Gioia Tauro, nonché alle Istituzioni locali e alle associazioni impegnate sul territorio.

Terzo appuntamento è stato, poi, quello di ieri a Roccella Ionica, dove i Segretari Generali hanno ascoltato le proposte provenienti dai rappresentanti del Comitato dei sindaci della fascia ionica, dall’imprenditore anti-‘ndrangheta Antonino De Masi e da Padre Francesco Carlino, in rappresentanza del Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace.

Le battaglie portare avanti nella Locride, le emergenze che quotidianamente i cittadini affrontano, sono state oggetto di riflessione e di approfondimento. Nel documento unitario, infatti, sono stati evidenziati alcuni temi che sono emersi nel corso del confronto.

Temi cari soprattutto a un “Sindacato che – ha sottolineato nel suo intervento Mimma Pacifici, Segretario Cgil Rc-Locri – fa tutto questo perché dobbiamo riprenderci la nostra terra. Perché, come calabresi, dobbiamo destarci da questo status che ci ha colpito. Dobbiamo continuare a lottare, non ci dobbiamo abbattere”.

“Questo documento – ha continuato – fornisce una serie di strumenti e di proposte per riscattare il nostro territorio: dalla creazione di un piano turistico integrato e finalizzato alla creazione di nuovi posti di lavoro al completamento delle infrastrutture esistenti e alla realizzazione di nuove; dall’esecuzione di una vera rete viaria e portuale alla raccolta differenziata; dalla valorizzazione dell’area archeologica alle aree più interne”.

Lavoro, dignità, sviluppo. Potenziamento delle risorse. Difesa dei diritti.

Sono alla base del percorso che Cgil, Cisl e Uil continueranno a portare avanti anche nei prossimi giorni.