Bersaglieri: 177esimo anniversario della fondazione del Corpo
Il sole è lo stesso. Pure il cielo in fondo è sempre quello. Anche se dalla Fob Lavaredo a Bakwa, dove li avevamo raggiunti per raccontare il loro prezioso contributo alla missione Isaf, le stelle che di notte lo impreziosivano sembravano molte, molte di più. Ma le temperature che sfiorano i 50 gradi, quel vento caldo che gratta la terra, la polvere sottile che si sparge ovunque, le vette montuose che spingono verso il cielo dominando il deserto, e poi i talebani, il pericolo di ordigni, i lince, gli attentati alla base, quell’ansia costante che ti spinge ad essere sempre pronto, anche di notte, oggi sono solo ricordi per i bersaglieri del Primo Reggimento di Cosenza, che esattamente un anno fa erano ancora laggiù, in quell’inferno chiamato Afghanistan. A portare aiuto alle popolazioni locali, assistenza medico sanitaria, beni di prima necessità, regalando sorrisi ai bambini, addestrando l’esercito afghano e le forze di polizia locali che pian piano stanno prendendo il controllo del territori.
E a resistere contro una guerra che ci ostiniamo ancora a chiamare missione di pace. In Italia sono rientrati nel settembre scorso, da allora altre operazioni sul territorio nazionale sono state svolte e di cose ne sono cambiate. Ad esempio il comandante: nei mesi scorsi, il colonnello Luciano Carlozzo ha lasciato la guida dei piumati cosentini, al suo posto il colonnello Fabrizio Arconi, 80esimo comandante del glorioso Primo. Ritroviamo tutti, o quasi, tra le più familiari mura della caserma ‘Settino’, schierati per celebrare il 177esimo anniversario della fondazione del Corpo dei Bersaglieri.
Ma l’esperienza afghana inevitabilmente ritorna protagonista anche in questa giornata di festa. Si materializza negli sguardi emozionati dei commilitoni quando vengono proclamati i due bersaglieri dell’anno: il caporalmaggiore scelto Monica Graziano Contraffatto e il caporalmaggiore scelto Salvatore De Luca, due dei soldati italiani rimasti feriti in seguito all’attacco, messo in atto dagli insurgent afghani nel marzo dello scorso anno, alla Fob Ice in Gulistan e che costò la vita al sergente Michele Silvestri.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati altri diversi riconoscimenti ed è stato nominato un nuovo caporale ad honorem, la fotoreporter cosentina Valentina Cosco.