Un libro-fumetto, omaggio alla memoria di una vittima di mafia
Diventa fumetto, la storia di Gennaro Musella, ingegnere salernitano ucciso a Reggio Calabria dalla ‘ndrangheta il 3 maggio 1982 all’età di 57 anni. La sua vita finì in brandelli, sotto lo sguardo attonito della moglie che gli faceva teneramente un cenno di saluto dal balcone, e s’infranse per sempre il suo sogno di trasformare la collina di Bagnara Calabra in “una nuova Positano”.
Le scuole della Costiera Amalfitana hanno voluto rendere omaggio al suo sogno, raccontando attraverso i propri elaborati grafico- pittorici , raccolti in un volume dal titolo “ una vita interrotta” a cura dell’Istituto “Gerardo Sasso “ Amalfi. Il volume si inserisce nel progetto “Politea”, ideato e voluto dal Preside Vincenzo D’ Onofrio, che ha interessato la rete delle scuole della Costiera Amalfitana con l’intento di favorire l’acquisizione di una “cittadinanza consapevole”, contribuendo a mantenere viva la memoria di una vittima di mafia, lasciando ai ragazzi che hanno imparato a conoscere ed amare Gennaro Musella, il ricordo tangibile di una singolare esperienza didattico e formativa, che ha sottratto all’oblio “Una vita interrotta”.