Slc-Cgil, sostegno all’Abramo Customer Care
La Slc-Cgil Calabria attraverso un comunicato stampa esprime il proprio sostegno all'Abramo Customer Care: "È risaputo, nulla è più logorante dell'attesa. Soprattutto se l'attesa riguarda il proprio futuro. Un futuro che a tratti sembra strapparti dalla terra d'appartenenza, portarti a kilometri di distanza, lontano da affetti, amicizie, lontani dal territorio che ti ha accudito e visto crescere per lunghi anni della tua esistenza. Ancor peggiore diventa tale indugio se sei un dipendente dell'Abramo Customer di Crotone, che dopo anni di lavoro per questa azienda con un contratto a progetto prima, un rapporto di lavoro subordinato, seppur part-time, ti ritrovi ad esse destinatario di una lettera di trasferimento presso altra sede. Che la destinazione sia il sito produttivo dell'Abramo Customer di Montalto Uffugo è completamente irrilevante. Quella lettera poteva indicare una qualsiasi altra destinazione, ma avrebbe portato comunque gli stessi effetti. Allontanamento dai propri affetti ed una ancor più precaria situazione economica. È difatti impensabile andare a lavorare ad oltre cento kilometri di distanza quando si ha un contratto part-time, le spese sarebbero tali da non permettere una vita dignitosa. Questa è l'amara sintesi delle sensazioni che imperversano ed infervorano gli animi delle lavoratrici e dei lavoratori in questione. Da qui il ricercare ad ogni costo notizie, avere certezze, conferme, risposte, un'esigenza oltremodo legittima per superare questo patema d'animo continuo che non fa dormire, che fa vivere con ansia le giornate, rendendole cupe e buie. E per chi ha il duro compito, l'onere e l'onore di rappresentare questi lavoratori, il sentirsi inerme innanzi a questa situazione, rende ancor più difficile il compito, la mission assegnatagli. Ma un sindacato responsabile, fatto di persone responsabili, fatica laboriosamente anche in silenzio, cercando di non contribuire, anzi di limitare il proliferare di voci che tutto appaiono tranne che sensate. Come CGIL di concerto con le RSA territoriali di Crotone, e grazie all'impegno profuso dalla nostra segreteria nazionale, abbiamo sollecitato e avviato un percorso relazionale con 3 Italia, consci che, qualunque misura da attuare, sia dedita al superare questa emergenza sociale che ha colpito le lavoratrici ed i lavoratori del sito produttivo crotonese di Abramo Customer Care. Altrettanto le altre organizzazioni sindacali si sono adoperate per favorire, ciascuna secondo i propri rapporti di forza e canali, al fine di limitare e sanare questa emergenza. In tutto questo marasma, ai lavoratori questa attesa fa apparire inerme ed inconcludente l'attività sindacale. Eppur così non è. Da persone serie e responsabili quali siamo, in attesa di notizie certe non ci prestiamo ad inseguire voci di corridoio, o ancor peggio immettere notizie allarmanti senza cognizione di causa o dare rassicurazioni senza certezze e basi solide. In una situazione così delicata, in cui le notizie certe sono carenti, chi da notizie in un senso o nell'altro millanta credito, giocando con le speranze, le attese di lavoratrici e lavoratori. La CGIL, a tutti i suoi livelli, non si presta a questo gioco, non insegue voci false e tendenziose, non da rassicurazioni che non può dare in assenza di certezze. Ed al momento una sola è la certezza. La ferma convinzione che la nostra attività, le pressioni fatte sul committente, hanno portato ad una apertura nei confronti dell'Abramo Customer al fine di mantenere parte dell'attività lavorativa, scongiurando i trasferimenti in corso d'opera. Questa agonia dovrebbe finire domani Venerdì 28 Maggio, quando 3 Italia e Abramo Customer dovranno definire l'attività che il committente manterrà presso il sito di Crotone. Il nostro augurio è che questa agonizzante vicenda si concluda positivamente e che la lunga e lacerante attesa possa risolversi evitando i trasferimenti dei circa 180 lavoratori crotonesi. Siamo, comunque consapevoli, che superata questa urgenza, si dovranno instaurare delle relazioni sindacali con solide basi con l'azienda Abramo Customer che possano portare a prevenire emergenze di siffatte proporzioni. Non dimentichiamoci che il mercato del lavoro nel settore call center è in profonda crisi, ed all'orizzonte non si intravedono luci speranzose. Pertanto, conclusa questa fase di emergenza sarà nostro obbligo pretendere un Piano Industriale di questa azienda che stabilisca i perimetri occupazionali, e consolidi le attività in essere, puntando inoltre all'ampliamento delle attività su mercati nuovi ed in via d'espansione al fine di garantire stabilità ai propri dipendenti. Chiusa positivamente la partita trasferimenti, avremo altre sfide da affrontare, partendo innanzitutto dalla stabilizzazione dei tanti lavoratori a progetto. Qualora questa partita non si chiuderà cosi come tutti ci auspichiamo, la SLC-CGIL a tutti i suoi livelli, dal provinciale al regionale, fino al nazionale, in collaborazione con tutta la CGIL di Crotone metterà in atto tutte le azioni necessarie volte al superamento della situazione in essere".