Crotone, prosegue la protesta dei dipendenti Abramo: presidio in Comune
Nuova fase nella protesta dei lavoratori dell’Abramo Customer Care di Crotone. Questa mattina un nutrito gruppo di dipendenti, circa duecento, si è riunito all'interno del palazzo comunale, dove è iniziato un presidio ad oltranza della sala consiliare.
“Il lavoro è un diritto, non una concessione. Non ci arrenderemo alla rassegnazione” recita uno degli striscioni appesi sul balcone del palazzo comunale. “Il lavoro ci vitalizza, l'incertezza ci mortifica. La lotta ci unisce” è scritto su un altro.
Appena pochi giorni fa era stata annunciata un’altra proroga di un mese alle attività aziendali, ritenuta però insufficiente sia dalle organizzazioni sindacali che dai lavoratori, che chiedono invece soluzioni strutturali.
Le maestrante, in totale oltre il migliaio in tutte le sedi interessate, da mesi vivono con lo spettro della disoccupazione e chiedono che sia convocato con immediatezza un tavolo di crisi.
A fine mese, il prossimo 30 giugno, scadrà la commessa della Tim alla Abramo ed i lavoratori sono in uno stato di incertezza sballottati tra una paventata vendita di un ramo di azienda e l’assenza di risposte certe sul proprio futuro.
Da qui la decisione di una assemblea permanente, a cui stanno partecipando anche alcuni familiari dei dipendenti, che chiedono aiuto ad una politica finora apparsa inconcludente se non proprio sorda.
I manifestanti hanno incassato anche la solidarietà del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha assicurato il proprio diretto interessamento sebbene conscio che l’amministrazione comunale non abbia le competenze per risolverla.
Nel capoluogo pitagorico, dunque, si annuncia un’estate rovente, non certo per il caldo torrido ma, evidentemente, per le vertenze lavorative che stanno rischiando di mettere ancor più in ginocchio una città già ferità.