Crotone, primo giorno di sciopero per i dipendenti dell’Abramo Customer Care
Primo dei due giorni di sciopero stamattina davanti alla sede della Abramo customer care di Crotone da parte dei lavoratori che contestano la gestione dell’azienda da parte dei commissari giudiziari che la stanno guidando.
È proprio ai commissari che i manifestanti imputano il depauperamento delle commesse, l’ultima delle quali, quella della Tim, che ha provocato per 493 lavoratori la cassa integrazione a zero ore paventata già dal prossimo 1 gennaio.
Stamane, a far visita ai lavoratori, nessun rappresentante istituzionale, ma due rappresentanti delle segreterie regionali, reduci dall’incontro con il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita.
A parlare, in un clima tutt’altro che facile anche per loro, Andrea Ranieri della Uilcom e Francesco Canino, Segretario generale della Cisl Reti Calabria, che hanno ribadito l’impegno sindacale ed il coinvolgimento delle istituzioni nella vertenza.
Dal canto loro i lavoratori hanno contestato che se si è arrivati a questo punto, che mette in serio dubbio la stessa esistenza dell’azienda, la colpa è anche un po’ dei sindacati per l’inefficacia della loro azione.
I dipendenti, infatti, temono che quello che è toccato ai colleghi del reparto service, possa capitare anche a loro del comparto business, da giugno, quando cioè scadrà la relativa commessa.
Inoltre, questo continuo ridursi delle commesse porterebbe, inevitabilmente, l’azienda ad essere meno appetibile, considerato che è in corso l’iter per la vendita che dovrebbe concludersi entro metà gennaio.
Chiedono, infine, che la politica e le istituzioni convochino i commissari per chiedere conto della loro azione, per i lavoratori infruttuosi, e cerchino soluzioni per la crisi anche attraverso nuove commesse.