Abramo, domani lo sciopero. Dipendenti: “Occhiuto venga a guardarci in faccia”
“Occhiuto partecipi allo sciopero”: è quanto chiedono i dipendenti della Abramo Customer Care di Crotone, da mesi - come i loro compagni di sventura del resto della Calabria - alle prese con le incertezze sul futuro e lo spettro della disoccupazione che aleggia ormai insistentemente alle loro spalle.
Il presidente della Giunta regionale i lavoratori lo vogliono al loro fianco durante la manifestazione programmata per domani, giovedì 27 giugno, in tutte le città dove è presente l’azienda, ovvero il capoluogo pitagorico, Catanzaro e Montalto Uffugo.
Quattro ore in cui si terranno le braccia incrociate a pochi giorni, potremmo dire anche solo a poche ore ormai, dalla scadenza del contratto Tim che finora ha assicurato la tenuta dei livelli occupazionali e che, all’orizzonte, pare svanire tra le nubi dell’indifferenza. Il tutto nonostante proprio governatore regionale abbia annunciato un'ulteriore proroga di un mese alle attività.
L’assenza di Roberto Occhiuto sarà giustificata “solo se nella sua agenda c’è qualcosa di più importante della perdita di mille posti di lavoro, nella sua terra” sbottano i lavoratori che a Crotone, da lunedì scorso, stanno anche occupando la sala consiliare del Comune (QUI).
Stamani si è tenuta l’assemblea alla quale hanno partecipato anche i sindacati: “Erano stati presi degli impegni, pretendiamo delle risposte” affermano ancora le maestranze Abramo, ricordando che il Governatore “è la figura che ha maggiori possibilità di interlocuzione con questo Governo”.
I lavoratori chiedono quindi chiarezza e aspettano Occhiuto a Crotone “perché vogliamo che, parlandoci, guardi in faccia ognuno di noi e le nostre famiglie. Se così non sarà saremo noi a raggiungerlo direttamente in Regione” minacciano infine.