Incontro sul “Sapere pubblico” dell’associazione 360 Calabria

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I giovani democratici dell’Università della Calabria in collaborazione con le associazioni “Università Futura”, “Aurora ” e Udu hanno dato vita, venerdì scorso, presso la sala stampa dell’Università della Calabria, ad un incontro di ampio respiro denominato #SaperePubblico, primo incontro pubblico che attesta il fruttuoso rapporto tra i movimenti giovanili di centro sinistra, iniziato con il recente rinnovo del CNSU, ed il cui scopo è stato quello di avviare un momento di discussione sul tema, importante ma poco affrontato, del sapere pubblico. Sapere Pubblico inteso come diffusione e tutela del sapere tramite una forte difesa del diritto allo studio e ad una politica seria di innovazione della didattica. Hanno aperto il dibattito, il Consigliere d’Amministrazione e Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Unical Antonio De Tursi, il Senatore Accademico dell’Unical Roberto Ceravolo, il Senatore Accademico dell’UniMG Valentino Ferro, il Coordinatore Nazionale di Udu Michele Orezzi e il Vice Segretario Nazionale dei Giovani Democratici Giacomo Possamai.

Il Presidente del CdS, De Tursi ha incentrato il proprio intervento sul sapere pubblico, spiegando le ragioni dell’iniziativa e, successivamente, affrontando il tema del diritto allo studio all’Università della Calabria e delle dinamiche che lo governano, sottolineando i problemi derivanti dalle mancate sinergie con la Regione Calabria.

Il Senatore Ceravolo ha rilevato le ragioni che devono rendere il sapere un bene pubblico, analizzando il problema a livello macro e ponendo l’accento sul fatto che, in Italia, si sta delineando un pericoloso disegno di scorporazione dell’Università Pubblica, da sempre punto di eccellenza e vero e proprio ascensore sociale, in favore delle università private, con il preciso intento di rendere il sapere qualcosa destinato unicamente alle famiglie economicamente facoltose.

Il Senatore dell’Università Magna Graecia, Valentino Ferro, ha discusso il diritto allo studio analizzando la situazione dell’ateneo Catanzarese, penalizzato costantemente dai tagli effettuati sulle borse di studio, ridotte del 70% negli ultimi anni e dell’annosa situazione con l’ente regionale “Ardis”.

A valle di questi interventi dei rappresentanti calabresi, è intervenuto il Vice Segretario Nazionale dei Giovani Democratici, Giacomo Possamai che ha dato un respiro nazionale all’evento. Possamai ha parlato delle scelte della sinistra italiana in merito al sapere pubblico, alla riflessione interna che andrebbe fatta nel partito in merito a tale tematica e, successivamente, ha affrontato il tema universitario, spiegando come, a suo parere, l’accademia dovrebbe iniziare ad orientarsi meglio verso il mercato erogando una didattica adeguata ai tempi. Di ripresa identitaria di sinistra, di una forte lotta al neo-liberismo dilagante e della valorizzazione degli studenti fuoricorso, ha parlato Enrico Prete, mentre Samuele Antonello, presidente dell’Associazione Medea e membro della commissione paritetica del dipartimento di studi umanistici, ha posto l’accento sul neo umanesimo.

Molti gli interventi del pubblico, ragazzi e ragazze, a margine dell’incontro. Intervenuti anche gli esponenti locali dei Giovani Democratici Luigi Cortese e Ferenc Macrì, Segretario Provinciale dei GD di Crotone ed ex CdA dell’Unical, il primo soffermandosi anch’esso sulla discussione che deve essere affrontata all’interno del PD in materia di istruzione, viste le scelte sbagliate del passato, analizzando successivamente il ruolo svolto dall’ateneo “dei calabresi” e di come siano cambiate le condizioni per i neolaureati in negativo rispetto alla generazione precedente; il secondo ha, invece, parlato delle continue disattenzioni della Regione Calabria in materia di diritto allo studio, disattenzioni che provocano numerosi disagi agli studenti calabresi, i quali necessitano fortemente di tali contributi vista la situazione precaria del territorio. Ha concluso la discussione il Coordinatore Nazionale di UDU, Michele Orezzi, che ha cercato di rispondere ad ognuna delle perplessità nate nella discussione, vista la sua esperienza nel CNSU. Orezzi quindi, ha esposto quella che è la situazione nazionale in materia di diritto allo studio e di quale sono state le problematiche affrontate con i vari governi, delle vittorie di UDU nelle varie sedi nazionali universitarie in merito all’aumento delle tasse e di come il sistema universitario debba essere rivoluzionato per accrescere la propria competitività.

Un evento riuscito che intende continuare sotto l’insegna della buona rappresentanza, della tutela del diritto allo studio, di un sindacato studentesco slegato da logiche esterne alle università, che nasce e lotta tra gli e per gli studenti senza dimenticare la ripresa di un’identità di sinistra in materia di diritto allo studio e di tutela del sapere pubblico, “tesoretto” che deve essere preservato dalle minacce neo-liberiste perpetrate dal mercato, che vuole “studenti automi”.