Droga: Catanzaro; processo “Grug Off” rinviato a novembre
La Procura di Catanzaro ha ridotto le richieste di condanna di pena, alla luce di una condotta "collaborativa", nei confronti di due dei 52 imputati coinvolti nell'inchiesta "Drug off", la maxi operazione antidroga condotta nel 2006 dalla Polizia e dalla Direzione distrettuale antimafia. Si tratta, in particolare, di Saverio Cappello, per il quale il pm ha chiesto l'assoluzione dal più grave capo d'accusa contestato e la concessione delle attenuanti generiche proprio per la condotta collaborativa, chiedendo quindi una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione e 19.000 euro al posto dell'originaria richiesta di 13 anni di reclusione. E poi di Antonio Voci, per il quale pure e' stata chiesta l'assoluzione dal più grave capo d'accusa e una condanna a 10 anni e 36.000 euro di multa invece che a 14 anni.
Modificate così le richieste del pm, che il 25 maggio 2012 aveva inoltre chiesto altre 47 condanne a pene comprese fra 30 e 4 anni di reclusione, due assoluzioni ed una sentenza di non luogo a procedere per morte del reo, il processo e' stato infine rinviato al 18 novembre per le arringhe difensive. A oltre cinque anni da quando fu emesso il decreto che dispone il giudizio, dunque, si allungano ancora i tempi per la conclusione di un processo interminabile in cui i numerosi imputati furono rinviati a giudizio il lontano 30 maggio del 2008. Quel giorno il giudice dell'udienza preliminare li rinviò a giudizio (tranne i 18 che chiesero l'abbreviato) - prosciogliendone alcuni per singoli capi d'accusa -, come richiesto dall'allora sostituto procuratore titolare del caso, Luigi de Magistris, un anno prima, al termine di tre anni di indagini degli uomini della Sezione antidroga della Squadra mobile di Catanzaro. Quasi 500 i capi d'accusa nella richiesta di rinvio a giudizio, che parla dell'esistenza di due associazioni a delinquere, dedite al traffico di droga una, e al riciclaggio di auto rubate l'altra (ipotesi poi confermate anche dal Tribunale della libertà). Il gruppo malavitoso dedito al narcotraffico avrebbe avuto la base operativa nel comprensorio di Botricello, nel capoluogo di regione e nella Presila, ma gli sbocchi di approvvigionamento e smercio della droga, soprattutto cocaina, risultavano sparsi nell'intera regione ed in particolare a Rosarno e nella Locride, Vibo Valentia, Crotone, e arrivavano a coprire le province di Milano, Varese, Lecco, Perugia, ed Agrigento, e la città di Napoli; le indagini sul riciclaggio d'auto, poi, avevano messo in luce fitti rapporti tra gli esponenti calabresi dell'associazione e soggetti di Secondigliano nel capoluogo partenopeo.
A luglio 2006, con "Drug off" furono condotti in carcere, in diverse province d'Italia, 69 degli 80 destinatari dei provvedimenti, mentre altri arresti furono effettuati nei giorni successivi al blitz. (AGI)