Dibattito sulla sanità, Pacenza (Pdl): occasione di confronto, non un momento mediatico
“Che il dibattito sia un’occasione per conoscere e confrontarsi costruttivamente in una fase assai delicata per la sanità in Calabria e non si trasformi invece in un’arena dentro cui consumare un aspro dibattito politico che, di certo, non può giovare ai calabresi in questo tormentato momento storico”.
Così il presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza sulla seduta del Consiglio regionale convocata per il prossimo mercoledì (10 luglio) con un unico punto all’ordine del giorno il dibattito sulla sanità. “Dopo mesi di rovente scontro a distanza – commenta l’onorevole Pacenza – tra minoranza e maggioranza, la seduta sarà adesso il momento in cui fare chiarezza sulla Sanità, mettendo da parte facili strumentalizzazioni e polemiche sterili. Sarà il momento, infatti, in cui il commissario ad acta Giuseppe Scopelliti riferirà al Consiglio sullo stato dell’arte del Piano di rientro, degli obbiettivi raggiunti e, parallelamente, annuncerà le intenzioni che verranno racchiuse nel prossimo Piano operativo della Regione in materia sanitaria così come richiesto dal Tavolo Massicci. In questi mesi lo scontro politico si è esteso alla tante realtà che costituiscono il Sistema sanitario calabrese.
Va sicuramente dato atto che, con molte difficoltà, si sta portando avanti il riordino della rete ospedaliera, ma che al contempo persistono ostacoli nell’attuazione del secondo motore tripolare del Piano di rientro: la rete territoriale. Nel frattempo, però, incoraggianti traguardi sono stati compiuti dal regime commissariale sulla spesa sanitaria. Nel periodo 2010-2012, infatti, questa ha subito una flessione dell'1,3%. A tutto ciò è corrisposta una sensibile riduzione della cosiddetta emigrazione sanitaria che ha fornito un risparmio alle casse della Regione di ben 11 milioni di euro. Il Tavolo Massicci ha dato atto che si è proceduto all’approvazione del Piano di riordino delle reti assistenziali; che è migliorata la capacità di gestione dell’assistenza farmaceutica; che i contratti con gli erogatori privati per gli anni 2010 e 2011 sono stati sottoscritti; che sono stati adottati i provvedimenti per la chiusura dei punti nascita con ridotto numero di parti in linea con l’Accordo della Conferenza Stato-Regioni.
Tutto ciò ha fatto sì che il Consiglio dei ministri desse l’ok all’anticipo di 411 milioni di euro alla Calabria sulle spettanze per il Servizio sanitario nazionale concesso in favore delle Regioni. Cruciale sarà adesso per la Calabria ottenere lo sblocco del turnover nelle assunzioni in ambito sanitario. Lo si può fare perché negli ultimi tre anni la riduzione del personale è stata di 1.500 unità nel settore. Del resto, è stato lo stesso direttore generale della programmazione del ministero Francesco Bevere ad affermare solo qualche settimana fa che esiste la necessità concreta di rivedere gli obbiettivi e le finalità dei Piani di rientro in modo da separare la perentorietà del riequilibrio economico-finanziario dal garantire degli standard adeguati di servizio al cittadino in ambito sanitario. Ecco – conclude l’onorevole Pacenza – può essere questo uno dei tanti obbiettivi su cui il Consiglio regionale potrà fare quadrato per proseguire nel processo di normalizzazione della Sanità in Calabria e per garantire l’interesse generale dei cittadini nel diritto alla salute”.