Reggio, sindacati denunciano mancata attivazione squadre anti-incendio
“Siamo arrivati oltre metà luglio e, ancora, quasi tutte le squadre del servizio anti-incendio boschivo dell'A.Fo.R e dei Consorzi di Bonifica della provincia di Reggio Calabria non sono state attivate”. -È quanto affermano in una nota congiunta i Segretari Domenico Mandarano (Flai Cgil), Romolo Piscioneri (Fai Cisl), Antonio Modafferi (Uila Uil) e G. Castellani (Ugl Agrofor) - “Chiediamo, perciò, al Presidente Scopelliti, all'Assessore Trematerra e al Sottosegretario alla Protezione Civile Giovanni Dima di andare oltre gli annunci e le buone intenzioni attraverso una decisa azione di avvio di tutto il servizio di anti-incendio che ricada su questa Provincia, prima che l'estate finisca e prima che gli incendi provochino i danni di sempre, con conseguente scarico di responsabilità, magari da addossare sui lavoratori forestali”.
“Lo scorso 8 luglio veniva annunciato, in un’apposita conferenza stampa, che la campagna AIB era già partita dal 15 giugno scorso e che avevano provveduto a fornire i mezzi necessari (48 autobotti in aggiunta ai 20 già in dotazione e 22 pick-up). Sul nostro territorio, malgrado tutto, resta l’inadeguatezza del numero dei mezzi, nonché l’eccessiva usura che li rende inutilizzabili o non adeguati alle necessità che il servizio richiede, (vedi campagnola consegnata alla squadra AIB del Consorzio di Bonifica di Caulonia), senza considerare che in alcune squadre è stata ritirata l'autobotte, anche se prevista nel piano AIB 2013 (vedi squadra A.Fo.r di Gerace) approvato dalla Giunta regionale”.
“Nutriamo perplessità – aggiungono - sulla scelta adottata dalla Regione Calabria di assegnare, attraverso la Protezione Civile, indumenti, mezzi ed attrezzature molto efficienti al mondo del volontariato, di cui si apprezza lo sforzo e l'attaccamento alla nostra terra; ma, purtroppo, gli incendi sono un’altra cosa e gente con poca esperienza rischia l’incolumità personale, senza essere sicuri che questi possano dare un servizio qualificato. Per fargli acquisire le giuste competenze andrebbero affiancati ai lavoratori forestali tradizionali, personale altamente qualificato e professionale. Per rendere più efficace l’intera azione organizzativa, in chiave rinnovata, avevamo intrapreso un confronto, con apposito tavolo in Prefettura, che stenta a giungere a termine, rischiando di pregiudicare il proficuo avvio, iniziato nel corso dell'incontro del 18 giugno scorso”.
“Non possiamo rimanere silenti mentre il servizio non parte come dovrebbe e tutti gli impegni assunti con le OO.SS. vengono puntualmente disattesi. Inoltre – spiegano i Segretari -, non ci spieghiamo il senso di queste convenzioni con i Comuni proprio nel periodo estivo: dove vengono previste le pulizie dei centri abitati invece di dare priorità alle strade interpoderali, alle frazioni e alle borgate di campagna e montagna a rischio incendio. Ma, soprattutto, bisogna capire che è indispensabile che i lavoratori forestali rimangano a lavorare in montagna per vigilare, intervenire e proteggere i nostri boschi dal pericolo incendi”.
“Pertanto – concludono -, chiediamo al presidente Scopelliti e a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria di intervenire in prima persona per limitare i possibili danni causati da questo ritardo ed ennesima cattiva gestione ed organizzazione della campagna anti-incendio boschivo 2013”.