Rossano: mare, nessun divieto balneazione

Cosenza Attualità

Controlli costanti e continui di Arpacal, Capitaneria di Porto e uffici comunali sulle acque marine. La scia melmosa e marrone che, purtroppo, continua ad emergere in alcuni tratti del litorale rossanese non è fogna. Lo dicono le analisi. Certo, esiste ed è reale un fenomeno patologico straordinario, che quest’anno sta interessando maggiormente le nostre coste, ma è sicuramente meno allarmante di quanto possa apparire. Non c’è nessun pericolo per la salute. Il paventato pericolo di contrarre malattie facendo il bagno sono assurdi, infondati e smentiti dall’ASP.

Questo è quanto emerso nel corso dell’ennesimo tavolo operativo sulle condizioni del mare tra il Sindaco Antoniotti, l’assessore alle Attività produttive, Rodolfo Alfieri, e gli uffici comunali, la Capitaneria di Porto e l’Arpacal, riunitosi ieri pomeriggio (lunedì, 22 luglio) presso la delegazione comunale dello Scalo; e da una comunicazione pervenuta stamani (martedì, 23 luglio) al Primo cittadino da parte degli uffici sanitari dell’ASP riguardo alla natura degli interventi effettuati dal Pronto soccorso nelle ultime settimane.

“C’è massima attenzione attorno alla salubrità del nostro mare – afferma Giuseppe Antoniotti – che rimane ormai praticamente monitorato notte e giorno. Così come sono ben funzionanti i due depuratori comunali, oggetto d’investimenti per manutenzione e riqualificazione, e controllati continuamente dai tecnici. È volontà di tutti, soprattutto di ogni amministratore garantire acque pulite e sicure a cittadini e turisti. Posso assicurare che si sta facendo il possibile per limitare al massimo i disagi, attenzionando costantemente torrenti e fossi di scolo anche nelle ore notturne. Quel che è certo – aggiunge il Sindaco – così come chiarito dalle autorità competenti, che le scie in mare non sono causate da inquinamento fognario. I bagnanti – conclude il Primo cittadino – possono stare tranquilli: sul nostro mare non esistono divieti di balneazione, ad eccezione delle foci dei torrenti dove per gli effetti di una legge regionale non è consentito fare il bagno.

È in atto un’attività di controllo scaturita dalle segnalazioni pervenute al numero verde dell’Arpacal – prosegue Alfieri - nell’ambito dell’attività “SOS Mare pulito” e l’Amministrazione comunale si farà carico di chiedere formalmente i dati degli interventi in modo da garantire ancora un dato più certo a cittadini ed operatori turistici. A proposito – conclude - chiediamo la collaborazione di tutti i titolari degli stabilimenti marini, che incontreremo domani, affinché si adoperino, insieme al Comune, in una necessaria e diretta campagna di comunicazione per tranquillizzare quanti hanno scelto le nostre spiagge per trascorrere le loro ferie.

Dall’incontro di ieri, al quale ne seguiranno altri nei prossimi giorni per confrontarsi sui continui aggiornamenti sullo stato del mare, il responsabile provinciale del monitoraggio delle acque dell’ARPACAL, Evelina Provenza, ha comunicato l’esito delle ultime analisi microscopiche effettuate sui campioni delle acque, nei giorni scorsi. Dai risultati analitici del monitoraggio delle acque di balneazione, tutti conformi ai limiti di legge – ha affermato la Provenza - non si evince il rischio di inquinamento da origine fecale. Tutti i risultati del monitoraggio sono, inoltre, visibili e consultabili, in tempo reale, sul portale delle acque del ministero della Salute (www.portaleacque.salute.gov.it).

Inoltre, a dissipare l’ondata di panico diffusasi negli ultimi giorni tra cittadini e turisti, e soprattutto tra le mamme, arrivano i riscontri dell’Azienda sanitaria, la quale ha comunicato che nelle ultime settimane non sono stati registrati interventi medici per malattie causate dalla condizione delle acque. Dunque nel mare di Rossano, per smentire una delle tante assurdità emerse, non si contraggono né salmonellosi, né tifo, né tantomeno il famigerato colera. Si può tranquillamente fare il bagno adottando tutte le normali precauzioni. Una su tutte: l’acqua del mare, seppur cristallina, non si può mai bere.”