Scout, Agesci: da mercoledì due giorni di campo mobile e due di fisso
Oltre 60 gruppi scout, per un totale di 500 capi scout presenti alla quattro giorni della Route Regionale delle Comunità Capi che l’Agesci Calabria svolgerà dal 7 all’11 agosto presso la Località Cupone nel Parco nazionale della Sila. «Saremo nel cuore della Calabria - ha ricordato l’assistente regionale scout, don Massimo Nesci - per esprimere che guardiamo al cuore delle cose e che la sfida educativa, al centro del progetto della Chiesa italiana, ci sta a cuore».
Due giorni di campo mobile e due giorni di campo fisso, gestito con l’ausilio «importante e prezioso» della Protezione Civile regionale e la collaborazione di Croce Rossa, Misericordia, Limpambiente, ed altri sodalizi regionali, per evidenziare anche la precisa volontà di voler collaborare «in maniera sinergica» - diranno Fabio Caridi e Concetta Guido, i due responsabili regionali dell’Agesci - con «quelle che sono le realtà istituzionali creando quella dimensione di collaborazione che aiuta noi capi a riflettere sui valori, umani e cristiani, sui quali fondiamo lo scoutismo, in una realtà prospettica per progettare il cammino futuro dell’associazione». Istituzioni, vescovi, sindaci, territorio, tutti invitati alle tre tavole rotonde che coinvolgeranno i 500 capi scout della Calabria che vivranno l’evento che servirà a scrivere il progetto educativo regionale che guiderà le scelte e le azioni di servizio dei prossimi anni del movimento pensato oltre cento anni fa da Baden Powell e che ormai è diventato un patrimonio educativo a livello mondiale.
Il 7 agosto si partirà da Camigliatello Silano, da Longobucco, Cava di Melis ed altre località della Sila per il campo mobile che per due giorni “mescolerà” i 60 gruppi partecipanti in 10 comunità in cammino ispirate ad altrettanti uomini illustri che hanno segnato la vita della Calabria (Nosside, San Francesco di Paola, Bernardino Telesio, Mattia Preti, Tommaso Campanella, Giocchino da Fiore, Marco Aurelio Cassiodoro, Zaleuco di Locri, Barlaam di Seminara e Pitagora). Strada come luogo simbolico di cammino ma nello stesso tempo di «attenzione a ciò che ci circonda per rispondere ai tempi che cambiano», ma anche luogo per «misurare noi stessi, pensare, riflettere e conoscerci e compiere le scelte necessarie», ha riferito Concetta Guido.
Una volta arrivati in Località Cupone dal 9 all’11 agosto - anche grazie alla disponbilità del Corpo Forestale dello Stato - il centro visite della Sila e la sua area circostante si trasformerà in una grande piazza scout dove, anche con l’ausilio di esperti esterni, l’associazione si fermerà a scrivere il suo futuro educativo. Una modalità - spiega Fabio Caridi - con cui «l’associazione fa memoria del passato, guarda il presente e immagina e sogna il futuro». Una fase importante, quella della Route regionale delle Comunità Capi, preceduta da un intero anno di lavoro in cui l’Agesci ha dato vita ad «un osservatorio, coordinato da Vittorio Mete, per approfondire la lettura del territorio che servirà ai nostri capi nella fase di progettazione». Un evento dal sapore storico che arriva a distanza di 18 anni dall’ultima route regionale e che sarà il momento propizio per interrogarsi «sul nostro fare educazione guardando al territorio ed al tessuto sociale dove noi ci proponiamo».
Un evento in stretta collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato che tra l’altro ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’evento presso l’Ufficio per la Tutela della Biodiversità di Cosenza, anche per rinsaldare - come ha ricordato il reponsabile Geatano Gorpia - gli «obiettivi comuni che pongono l’uomo al centro del creato». «Da direzioni diverse - ha ricordato Gorpia - lavoriamo per lo stesso fine» e la scelta della Sila è luogo ideale per sottolineare come «l’uomo è parte integrante del contesto naturale». Soddisfatto e orgoglioso di questo evento anche Giovanni Dima, sottosegretario alla Protezione Civile della Regione Calabria, grazie al cui contributo l’evento si potrà realizzare per «come lo abbiamo pensato» - ha sottolineato il Comitato Regionale dell’Agesci Calabria.
Questo evento è stata «occasione per conoscere una ulteriore realtà associativa della Calabria che si muove dentro la grande famiglia della protezione civile e ne sappresenta uno spaccato importante, non marginale, per certi aspetti essenziale» ha ricordato Dima citando anche le emergenze regionali e nazionali in cui l’Agesci Calabria è stata presente. Un’associazione con un passato «antico, solido, con le spalle robuste» che dimostra - anche con questo evento - di voler «mettere in sintesi territorio, ambiente, paesaggio, volontariato, quindi servizio alla comunità».
La Protezione Civile al Cupone realizzerà un campo fisso con una grande tenda per la mensa e le assemblee, un posto medico avanzato, una tendopoli abitativa per le unità presenti, e fornirà con una autobotte il servizio idrico per il campo fisso che ospiterà oltre 500 camice blu dell’Agesci. Alla Route prenderanno parte diversi amministratori, vescovi e rappresentanti nazionali del movimento scout a significare l’importanza dell’evento che porrà «la persona al centro delle scelte future per rispondere alle speranze della Calabria».