Paola: buco 2 mln santuario S. Francesco, procuratore “nessuna denuncia”

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Bruno Giordano

"Non c'è una denuncia ufficiale, da quello che ci risulta. Avevamo saputo qualcosa in forma del tutto confidenziale". Lo dice Bruno Giordano, procuratore di Paola, all'Agi, in riferimento al presunto ammanco di due milioni di euro che sarebbe stato scoperto dai frati Minimi del Santuario di San Francesco di Paola, notizia diffusa oggi dal "Quotidiano della Calabria".

"Nel loro caso, - spiega Giordano - si deve muovere tutto l'apparato ecclesiastico, è una cosa complessa. Ma denunce, al momento, noi non ne abbiamo ricevute". Secondo la ricostruzione del "Quotidiano", i fondi, frutto di donazioni da parte dei fedeli, potrebbero essere stati utilizzati per speculazioni finanziarie. L'ammanco dei fondi, destinati ai festeggiamenti per i 500 anni di San Francesco, sarebbe stato scoperto dal nuovo tesoriere del santuario, al momento del passaggio di consegne dal suo predecessore. (AGI)

h 16:15 | Raggiunto al telefono, Padre Rocco Benvenuto, co-rettore provinciale dell'ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, risponde ad alcune domande dell'Agi. "La truffa esiste, ma le cifre che sono state citate non sono corrette, perché stiamo sotto il milione e mezzo di euro", dice Padre Rocco. " È tutto fatto conto su conto, quindi esiste una perfetta tracciabilità, per questo non abbiamo ancora fatto denuncia. Si tratta di qualcuno che si è approfittato di un nostro confratello". Non intendiamo dire di più, al momento - dice ancora padre Rocco - in attesa di saperne anche noi di più". Poi si lascia scappare un "ma non è questa la cosa più grave che è accaduta", prima di chiudere la telefonata. Il mistero si infittisce.