Costanzo: “La fragile economia locale spinge a reclamare un fisco più equo”
Costanzo: "La fragile economia locale spinge a reclamare un fisco più equo"
"I concessionari di auto, i commercianti di arredamento e di materiali edili e sanitari, sono in fibrillazione e si dicono pronti a lottare per vedere riconosciuti i propri diritti". A sostenerlo il consigliere comunale e provinciale di Catanzaro Sergio Costanzo che ha incontrato diversi operatori commerciali interessati. "Con la legge regionale del 21/08/2006 n. 6, art. 21 le concessionarie di auto, i commercianti di arredamento e di materiali edili - afferma - hanno coronato con successo una lotta iniziata nel 2004, per evitare la gogna di dover acquistare licenza commerciali per una superficie espositiva di mq. 1.000 massimo, ottenendo il riconoscimento (gia' esistente in altre regioni) che la "superficie di vendita degli esercizi commerciali appartenenti al settore non alimentare che hanno ad oggetto esclusivo la vendita di merci ingombranti non immediatamente amovibili, e' computabile nella misura di 1/10 della superficie di vendita", potendo in pratica con una licenza di mq. 250, realizzare una superficie espositiva di mq. 2.500. A questa battaglia, sostenuta peraltro da Confcommercio e Confesercenti, - prosegue - non e' seguita, da parte dell'amministrazione comunale, ufficio Tributi, la rimodulazione della tassazione che riguarda il comparto per le categorie interessate, nonostante la richiesta da parte delle stesse, sia per l'entita' della tassa stessa a 358 euro al mq., che per la diversificazione delle varie superfici commerciali, in relazione all'effettivo uso". "Le motivazioni esposte, - aggiunge - oggi ancor piu' aggravate dalla fragile economia locale schiacciata da una crisi del commercio a carattere nazionale, spingono le categorie a reclamare un fisco piu' equo, onde evitare di chiudere. I sindacati di categoria, Confcommercio e Confesercenti avallano incondizionatamente tale azione. Pertanto, tutti i concessionari, salonisti e venditori di auto, rivenditori e mobilieri con sale di esposizione, venditori di materiali da costruzione con show room, si dicono pronti a ricorrere al TAR per avere giustizia sull'iniquita' delle tariffe TARSU applicate e gia' approvate dalla Giunta comunale. Se cio' accadesse - conclude il consigliere Costanzo - sarebbe l'ennesimo ricorso al Tar presentato da commercianti o da semplici cittadini per tutelarsi da provvedimenti iniqui assunti dalla Giunta comunale in carica".