Sindacati: in stato di agitazione 42 lavoratori stagionali Università Mediterranea

Reggio Calabria Attualità

“Non è più accettabile l’atteggiamento di chiusura totale da parte della Facoltà di Agraria nei confronti dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali. Siamo fortemente preoccupati per il futuro dei 42 lavoratori agricoli stagionali impiegati presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria che vengono utilizzati annualmente per le attività sperimentali nei laboratori e non e per la manutenzione del verde dell’Ateneo. - È quanto si legge in un comunicato stampa a firma di Domenico Mandarano Flai – Cgil e Antonino Zema Fai – Cisl - Non riusciamo a capire il motivo della mancata presentazione alle OO.SS. della progettazione 2013 per l’utilizzo della suddetta manodopera, pur avendo confermato le stesse risorse degli anni precedenti in bilancio (circa 100.000 euro), nonché chi siano i responsabili da parte dell’ateneo della supervisione degli operai. Ciò confonde ulteriormente le acque e denota una chiara volontà a non voler decidere.

I vertici della Facoltà, alla presenza del Rettore, inizialmente ci avevano assicurato che entro il mese di luglio c.a. saremmo stati convocati per affrontare due questioni: l’illustrazione dei progetti nei quali sarebbero stati utilizzati i braccianti da qui alla fine anno; l’apertura di una discussione condivisa sulla costituzione di una Azienda Agraria presso la Facoltà che possa permettere di accedere anche a fondi comunitari e non solo a quelli dell’Ateneo. Ciò permetterebbe non solo che vengano salvaguardati i livelli occupazionali ma, soprattutto, che si riesca a dare - ad un’eccellenza quale la Facoltà di Agraria - la giusta dimensione sul territorio, come punto di riferimento imprescindibile per l’agricoltura e la sperimentazione nel settore agricolo; divenendo così uno strumento efficace ed efficiente al servizio del territorio reggino. Un territorio a forte vocazione agricola.

Purtroppo, nonostante le molteplici sollecitazioni di convocazione, continua a persistere un silenzio assoluto da parte dei vertici di Ateneo interessati. Pretendiamo, da parte di tutti, il linguaggio della verità e della chiarezza. Vorremmo sapere come intendono utilizzare le risorse previste in bilancio e su quale progetti devono cimentarsi i lavoratori (sempre se i progetti sono stati realizzati); chi sono i responsabili (oltre i vertici di Ateneo) che hanno voce in capitolo e con quale incarico con cui confrontarsi; come verrà composta l’organizzazione del lavoro che verrà.

Pertanto, proclamiamo lo stato di agitazione dei lavoratori. Se non saremo convocati entro fine mese, chiederemo l’intervento della Prefettura di Reggio Calabria perché - come FLAI CGIL e FAI CISL – pretendiamo la massima chiarezza e trasparenza sulla vertenza degli operai agricoli dei campi didattico- sperimentali della Facoltà di Agraria.”