Portigliola, “100 Piazze Pdl” : commento positivo del Presidente di Giovane Italia
Il Presidente della Giovane Italia di Portigliola Roberto Ieraci, esprime considerazioni positive in merito all’incontro “100 Piazze PDL” tenutosi in Portigliola il giorno 06/08/2013, ottenendo un notevole risultato dagli interventi da parte degli esponenti politici della Regione Calabria che sono intervenuti positivamente sulla tematica della serata “i giovani del PDL”.
All’incontro erano presenti: il Coordinatore Vicario provinciale del PDL Dr. Giuseppe Pedà l’On.le Tilde Minasi, l’On.le Candeloro Imbalzano, l’On.le Giovanni Nucera, il Senatore Franco Crinò, ed infine il Presidente del PDL Luigi Amato; presente all’incontro, anche il Sindaco della vicina città di Locri il Dr. Giovanni Calabrese, che ha sviluppato in modo ampio la tematica sui giovani, rammentando anch’esso le problematiche che incombono oggi giorno, le difficoltà economiche nonchè a livello lavorativo.
L’incontro è stato realizzato e voluto dal Presidente Roberto Ieraci, che ha anch’esso nel suo intervento evidenziato le molteplici difficoltà dei giovani che vogliono avvicinarsi alla politica, per mancanza di comunicazione e di fiducia, le difficoltà nella realizzazione professionale, considerato il numero sempre crescente dei diplomati e laureati, problematiche che non consentono di poter vivere dignitosamente in questa meravigliosa terra, con enormi risorse paesaggistiche, storiche, culturali e artistiche, terra di tradizioni antiche, tradizioni che purtroppo oggi non sono valorizzate e messe nel giusto rilievo. Ieraci concludendo il suo dibattito dice – “Bisogna credere in ciò che si fa, bisogna credere nella propria Terra, la Calabria”.
L’incontro si è concluso proficuamente, lanciando un messaggio che bisogna portare avanti una sana politica, la politica degli ideali e dei valori, prendendo anche lo spunto dalla politica fatta uomini che hanno fatto storia, e che vengono ricordati positivamente e con nostalgia, uomini che si sono battuti per la propria terra lasciando un segno, trasmettendo ai giovani l’importanza di credere in ciò che fanno, e quello per cui hanno sempre lottato, la tenacia nel raggiungimento della metà, della propria autonomia economica, che hanno insegnato loro che fare politica non è un gioco ma un impegno da svolgere con umiltà senza avere le pretese di assurgere, e di arrivare ai traguardi con costante pazienza e con la cultura di saper perdere e vincere nella stessa misura, e di restare soprattutto sempre se stessi.